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Francia

Chi sono i gilet gialli

(Afp)
(Afp)
18 novembre 2018 | 16.10
LETTURA: 4 minuti

Gilets jaunes, gilet gialli, hanno sfilato a migliaia sulle strade della Francia contro l'aumento dei prezzi del carburante. Un movimento del tutto spontaneo, nato online, che ha conquistato ieri le piazze del Paese, protestando contro il governo e chiedendo le dimissioni di Macron, colpevole di voler alzare il costo della benzina. Ma da dove vengono e chi sono?
A fare da ultima scintilla per l'esplosione degli autoproclamati 'gilet gialli', la cittadina Jacline Mouraud, che il 18 ottobre scorso ha postato su Facebook un video in cui si diceva stanca "dell'accanimento del governo contro gli automobilisti". Il video, presto diventato virale con milioni di visualizzazioni, ha di fatto incanalato e fatto scoppiare il malcontento di parte del popolo francese, che ha così deciso di organizzarsi e protestare scendendo in piazza.
Nella ricostruzione di Le Figaro, il movimento nasce in seguito a una petizione online lanciata a fine maggio da Priscillia Ludosky, una venditrice di cosmetici di 32 anni abitante di Savigny-le-Temple (Seine-et-Marne), per chiedere l'abbassamento dei prezzi del carburante. La petizione, lanciata su Change.org, ha riscosso un vero successo, raccogliendo finora l'adesione di 800mila persone.

I 'VERTICI' DEL MOVIMENTO - Le prime chiamate 'alle armi' su Facebook risalirebbero invece al 10 ottobre scorso, stando almeno a una nota dei servizi di intelligence consultati da RTL. A capo della protesta otto abitanti dell'Île-de-France, cinque uomini e tre donne tra i 27 ei 35 anni, che secondo RTL - che cita la polizia francese - sarebbero persone "con un profilo piuttosto neutrale, che non rivelano alcun impegno militante e nessun legame noto con i gruppi a rischio". 'Amici' su Facebook da molto tempo, i 'vertici' del movimento avrebbero in comune la passione dei raduni automobilistici.

I MOTIVI DELLA PROTESTA - Al centro della protesta dei gilet gialli, spiega ancora Le Figaro, l'aumento dei prezzi del carburante deciso dal governo francese, con l'abolizione della riduzione delle tasse sul gasolio non stradale e il conseguente aumento di 6,5 centesimi per litro del gasolio e 2,9 centesimi per la benzina a partire dal 1 °gennaio 2019. Tra le altre istanze, inoltre, i pedaggi autostradali, controlli tecnici e potere d'acquisto.

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