Nel 2007 era stata ritenuta colpevole dell'uccisione di una ragazza 23enne incinta. Da piccola subì gravi abusi in famiglia
Lisa Montgomery è stata giustiziata con un'iniezione letale nel carcere di Terre Haute, in Indiana, in esecuzione della pena capitale stabilita nel 2007 da un tribunale del Missouri. La 52enne, prima donna giustiziata negli Stati Uniti a livello federale dal 1953, era stata riconosciuta colpevole dell'aggressione, avvenuta nel 2004 nello Stato del Missouri, dell'allora 23enne Bobbie Jo Stinnett.
La vittima, una ragazza all'ottavo mese di gravidanza, fu strangolata e accoltellata: morì dissanguata dopo che il feto fu asportato con un taglio sul ventre. La bambina che aveva in grembo fu estratta ancora viva e dopo l'arresto di Lisa Montgomery, avvenuto due giorni dopo, venne riconsegnata al padre sana e salva. La donna giustiziata oggi si introdusse nell'abitazione della vittima, sua conoscente, fingendo di voler acquistare uno dei suoi cuccioli di cane. Il caso fece molto scalpore e ispirò diversi libri e serie televisive.
Da piccola Lisa Montgomery fu oggetto di gravissimi abusi in famiglia ed era ritenuta gravemente malata di mente. Ieri la sua esecuzione era stata bloccata da un giudice federale per permettere una perizia psichiatrica, ma la Corte suprema ha revocato la sospensione. La sua esecuzione era già stata rinviata due volte, una per via della pandemia di Covid su richiesta dei suoi avvocati.