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Che dolore!

Brucia genitali dell'ex con la piastra per capelli, stop a pena per buona condotta

(foto Infophoto) - INFOPHOTO
(foto Infophoto) - INFOPHOTO
16 settembre 2015 | 09.39
LETTURA: 4 minuti

Due anni fa il suo ragazzo l'aveva tradita con l'ex e per punirlo, lei aveva afferrato la piastra per capelli e gli aveva bruciato il pene, causandogli un'ustione di terzo grado ai genitali. Bronwyn Joy Parker, 22 anni, di Mount Barker, Australia, dichiarata colpevole di aver causato gravi danni al suo compagno, e condannata a scontare nove mesi di carcere, ha ottenuto la sospensione della pena per buona condotta. A riportare la notizia è il sito di NT News.

Il giudice della corte distrettuale Paul Muscat ha detto che il crimine commesso da Parker è stato uno dei "più insoliti" che abbia mai incontrato durante la sua carriera in tribunale, affermando che la vittima aveva subito ustioni di terzo grado a entrambi i lati del pene, bruciature che avevano richiesto un trattamento speciale nel reparto ustioni del Royal Adelaide Hospital.

La donna, racconta il giudice, aveva conosciuto la vittima su Facebook, e con lui aveva intrapreso una relazione che nel tempo era diventata burrascosa. "Era particolarmente gelosa dell'ex del suo ragazzo - spiega il giudice - al punto che la coppia aveva fatto un patto: se lui l'avesse tradita, si sarebbe fatto bruciare i testicoli con la piastra. L'uomo aveva passato due notti con la sua ex, e così quando la sua ragazza l'ha scoperto gli ha ricordato la promessa".

"Lei gli ha chiesto di togliersi i pantaloni e lui l'ha fatto - continua il giudice - il ragazzo le aveva detto che poteva dare un solo 'colpetto' al pene con la piastra, e lei l'aveva rassicurato che non gli avrebbe bruciato i testicoli". Evidentemente, la coppia non aveva realizzato la gravità della situazione. "La ragazza ha preso il pene in una mano - prosegue il giudice - e poi con l'altra ha afferrato la piastra bollente e gliel'ha stretta attorno, premendo. Non c'è bisogno di descrivere il dolore e lo shock che deve aver provato il ragazzo".

Dopo l'incidente, la vittima ha descritto il suo pene come "gonfio, pieno di vesciche e nero", ma non ha chiesto soccorso ai medici perché si vergognava dell'accaduto. Quando la ragazza è stata interrogata dalla polizia, ha affermato di aver applicato la piastra solo per un paio di secondi, pensando di causare solo qualche scottatura all'infedele. "Era solo un po' marrone e l'aspetto non era poi così male - ha affermato la ragazza - sembrava come se avessi cucinato un pezzo di carne".

Secondo la corte, il processo di guarigione e cicatrizzazione dei genitali del ragazzo richiederà fino a due anni: "In breve, il suo pene sarà segnato per tutta la vita - ha detto il giudice Muscat - e dovrà affrontare un sacco di problemi seri, tra i quali le normali funzioni fisiologiche, per non parlare dei problemi estetici e psicologici connessi, e le cicatrici in una zona del corpo così sensibile".

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