Europarlamento: "La proposta non è base per accordo"
Il Brexit Steering Group del Parlamento europeo "non ritiene che le proposte del Regno Unito all'ultimo minuto del 2 ottobre, nella loro forma attuale, rappresentino la base per un accordo al quale il Parlamento possa dare il suo consenso. Le proposte non affrontano i veri problemi che devono essere risolti se si intende rimuovere il backstop, in particolare la all-island economy, il pieno rispetto degli accordi del Venerdì Santo e l'integrità del mercato unico. Mentre restiamo aperti a soluzioni praticabili, giuridicamente operative e serie, le proposte del Regno Unito sono insufficienti e rappresentano una significativa deviazione dagli impegni e obiettivi comuni". Lo comunicano i membri del Brexit Steering Group del Parlamento europeo, che ieri hanno incontrato il capo negoziatore dell'Ue per la Brexit Michel Barnier.
"Se i nostri vicini europei sceglieranno di non dimostrare la nostra stessa volontà di raggiungere un accordo, allora dovremo lasciare la Ue il 31 ottobre senza un accordo e siamo pronti a farlo", aveva ribadito in mattinata dal canto suo il premier britannico Boris Johnson in un discorso in Parlamento all'indomani della presentazione della sua ultima proposta, ribadendo che da parte di Londra c'è stata "grande disponibilità nell'interesse di arrivare ad un'intesa con i nostri amici europei".