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Austria, sfiduciato il cancelliere Kurz

Si attende la nomina di un governo tecnico che porti il Paese alle elezioni. E lui lancia la sfida: "Non possono fermarci"

(Fotogramma)
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27 maggio 2019 | 16.44
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Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz e il suo governo conservatore di minoranza sono stati sfiduciati in Parlamento dal voto congiunto delle opposizioni. E' la prima volta nel Dopoguerra che un voto di sfiducia nei confronti di un capo del governo ottiene in Austria un risultato vincente. A votare contro Kurz sono stati i Social democratici (Spoe) e la destra del Partito della Libertà (Fpoe) che accusano il cancelliere di avere sfruttato le accuse di corruzione contro l'ex vice cancelliere Heinz-Christian Strache per indire elezioni anticipate ed escludere dal governo i ministri del Fpoe, per prendere il controllo assoluto dell'esecutivo. "Sono ancora qui", ha detto Kurz, lanciando così la campagna per la sua rielezione. "Non possono fermare il cambiamento che abbiamo iniziato", ha detto ancora il leader dell'OeVP alla folla. Secondo la Costituzione austriaca, il presidente Alexander Van der Bellen dovrà ora nominare un governo tecnico che porti il Paese alle elezioni, che dovrebbero avere luogo a settembre.

All'indomani della vittoria nelle elezioni europee, Sebastian Kurz perde il governo dell'Austria, pur rimanendo il politico più popolare del Paese, come dimostrato dal successo incassato ieri dal suo partito. Il 32enne cancelliere, leader del Partito popolare (OeVP), non è nuovo ai colpi di scena. Nell'arco di due anni ha già messo fine a due governi di coalizione e, salvo stravolgimenti, si appresta a guidarne un terzo. Se nel 2017, dopo aver preso la guida dei Popolari, era stato lui stesso a terminare l'alleanza con i Socialdemocratici e a convocare elezioni anticipate, poi vinte ad ottobre, stavolta Kurz è vittima di una manovra parlamentare. A votargli la sfiducia, oltre ai Socialdemocratici, la destra del Fpoe, fino alla scorsa settimana alleata di governo. L'accusa è quella di avere usato lo scandalo che ha colpito il vice cancelliere Heinz-Christian Strache per prendere il controllo totale del governo. A spingere in alto le azioni politiche di Kurz, in questi anni, le sue posizioni anti immigrazione, espresse già a partire dal 2015, quando era ancora ministro degli Esteri. Assunto il controllo dei Popolari con un colpo di mano interno, Kurz ha iniziato a rimodellare il partito sull'esempio di quanto fatto in Francia da Emmanuel Macron, col suo movimento En Marche.

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