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Agguato ad Ankara, ucciso ambasciatore russo: attentatore era un poliziotto

(foto Afp)
(foto Afp)
19 dicembre 2016 | 17.46
LETTURA: 6 minuti

L'ambasciatore russo ad Ankara, Andrey Karlov, è stato ucciso in un attacco armato nella capitale turca. A confermare la notizia è il ministero degli Esteri di Mosca. La portavoce Maria Zakharova, citata dall'agenzia di stampa russa Tass, ha confermato che il diplomatico è morto per le ferite riportate nell'attacco nella capitale turca. Karlov è stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco mentre era impegnato in un discorso durante una mostra ad Ankara e le sue condizioni erano da subito apparse molto gravi. Il ministero degli Esteri russo lo ha definito "un atto terroristico".

Diverse persone sarebbero rimaste ferite durante l'attacco. L'emittente Cnn Turk riferisce che tre feriti sono stati trasportati al Guven Hospital della capitale turca. Altri media locali danno notizia di "diversi feriti".

Il ministro turco dell'Interno, Suleyman Soylu, conferma che l'attentatore - ucciso dalle forze speciali turche - era un poliziotto. Mevlut Mert Altintas, nato nel 1994, sarebbe infatti il giovane che secondo il ministro ha aperto il fuoco contro il diplomatico russo. Il ministro ha spiegato che l'agente è stato in servizio negli ultimi due anni e mezzo presso il reparto antisommossa della polizia di Ankara.

Soylu ha denunciato l'agguato contro l'ambasciatore russo parlando di un "attacco vile contro un amico", di un atto di terrorismo, di una "grande provocazione", un tentativo di danneggiare i rapporti tra Ankara e Mosca.

L'attentatore, secondo quanto ha confermato il ministro dell'Interno, è originario di Aydin, nell'ovest del Paese, dove sono state arrestate - stando a Cnn Turk, la madre e la sorella di Altintas. Il 22enne ha frequentato il liceo Soke Cumhuriyet Anadolu High School ad Aydin, prima di entrare nell'Accademia di Polizia, ha spiegato il ministro.

"Questo omicidio, questo attacco terroristico è un attacco vile che vuole colpire le relazioni tra Turchia e Russia. E' una grande provocazione - ha detto Soylu - E' stato messo a segno in un periodo in cui le relazioni tra Turchia e Russia sono buone, è un attacco contro la Turchia e contro un amico".

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha condannato l'uccisione dell'ambasciatore e in una dichiarazione riportata dall'agenzia di stampa ufficiale Anadolu ha denunciato una "provocazione" con l'obiettivo di danneggiare "il processo di normalizzazione delle relazioni tra Turchia e Russia". Turchia e Russia, ha poi affermato Erdogan in un messaggio in tv, formeranno una "commissione congiunta" per le indagini.

"Con il presidente russo Vladimir siamo concordi sul fatto che questa è una provocazione", ha detto, per poi ribadire l'importanza dei rapporti con Mosca, facendo riferimento alla situazione nella regione.

Secondo quanto si vede in un video che circola in rete, il responsabile dell'attacco, pistola in pugno, grida: "Non dimenticatevi di Aleppo, non dimenticatevi della Siria". L'uomo, con abito scuro e cravatta, ha anche gridato 'Allahu Akbar'.

ATTENZIONE: immagini violente che possono urtare la sensibilità dei lettori

"L'assalitore è un poliziotto. In base a quanto ho sentito, è un membro di Feto", il movimento dell'imam Fetullah Gulen. Lo scrive su Twitter il sindaco di Ankara, Melih Gokcek. "Gli slogan intonati dall'assalitore sono una copertura", si legge in un tweet.

Le autorità turche accusano Gulen, che dal 1999 vive in esilio in Pennsylvania, di essere stato l'ispiratore del tentativo di golpe dello scorso luglio.

In precedenza, con una serie di tweet, il sindaco di Ankara aveva denunciato l'attacco come un tentativo di "danneggiare le relazioni tra Russia e Turchia", assicurando che con le autorità russe "troveremo chi è il vero responsabile". "Certo è che i responsabili dell'abbattimento del jet russo sono anche i responsabili di questo attacco", sosteneva, riferendosi all'incidente dello scorso anno.

L'ambasciatore Karlov aveva intrapreso la carriera diplomatica nel 1976. Secondo quanto riferito dal sito dell'ambasciata russa in Turchia, per quasi 30 anni aveva lavorato in Corea del Nord, dove era stato ambasciatore dal 2001 al 2006. Successivamente era stato nominato vice direttore generale per gli Affari Consolari al ministero degli Esteri russo. Dal luglio 2013 era alla guida dell'ambasciata di Mosca in Turchia.

TELEFONATA ERDOGAN-PUTIN - Il leader turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente russo Vladimir Putin hanno avuto un colloquio telefonico dopo l'uccisione dell'ambasciatore. Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale turca Anadolu. Turchia e Russia hanno ricucito i rapporti la scorsa estate dopo la rottura delle relazioni diplomatiche a seguito dell'abbattimento il 24 novembre dello scorso anno di un jet russo da parte delle forze turche sul confine con la Siria.

LA CONDANNA DI ASSAD - La Siria di Bashar al-Assad, alleata di Mosca, si unisce al coro di condanna dell'attacco ad Ankara. "La Repubblica araba siriana condanna nei termini più forti il vile attacco terroristico che ha portato alla morte dell'ambasciatore russo in Turchia, Andrey Karlov", scrive l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, che esprime solidarietà al "governo e al popolo russo". Una fonte del ministero degli Esteri di Damasco aggiunge che "questo crimine orrendo conferma ancora una volta quanto sia urgente dedicare tutti gli sforzi per combattere il terrorismo".

Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, è stato informato dell'attacco all'ambasciatore mentre era in viaggio verso Mosca per la riunione di domani con gli omologhi di Russia e Iran dedicata alla situazione in Siria. Il ministero "condanna il vile attacco terroristico contro l'ambasciatore russo", sottolineando come il diplomatico abbia lavorato in un "periodo difficile in Turchia". Ankara, si legge, non permetterà che l'uccisione dell'ambasciatore "getti un'ombra sull'amicizia tra Turchia e Russia". "I responsabili verranno assicurati alla giustizia", prosegue la nota, aggiungendo che l'autore dell'attacco è stato "neutralizzato".

AL QAEDA - Intanto gruppi pro Al Qaeda stanno diffondendo sul web le immagini video dell'assassinio di Karlov, affermando che "curano il cuore ferito della Umma" (la comunità dei fedeli, ndr). Le stesse fonti, riferisce Rita Katz del SITE Intelligence Group, definiscono l'attentatore "un eroe che non è stato a guardare mentre i musulmani di Aleppo e del Levante vengono massacrati".

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