La data celebrata da Putin e Zelensky in modo opposto
La Russia assiste alla parata della vittoria. L'Ucraina celebra la Giornata dell'Europa. La data del 9 maggio divide Mosca e Kiev, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.
RUSSIA - Sulla Piazza rossa di Mosca va in scena la parata che celebra la resa nazista all'Urss alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Putin, che sulla festa del 9 maggio ha costruito il suo discorso politico, sarà 'accompagnato' dal presidente del Kazakistan, Kassym Jomart Tokayev, dal presidente del Kirghizistan, Sadyr Japarov, e dal premier dell'Armenia, Nikol Pashynian. Putin ha provato a cooptare anche il presidente del Turkmenistan, Serdar Berdimuhamedow con una telefonata ieri mattina. Ma il quotidiano ufficiale di Ashgabat "Turkmenistan neutrale" che ha dato la notizia del colloquio fra i due presidenti non ha precisato se l'invito è stato accettato o no. Stesso discorso per il Presidente del Tagikistan, Emomali Rahmon, anche lui invitato da Putin. Dovrebbe esserci Aleksandar Lukashenko, presidente della Bielorussia, annunciato a Mosca per una 'visita di lavoro'.
UCRAINA - Kiev va in una direzione totalmente opposta. Il presidente Volodymyr Zelensky ha proposto di festeggiare il 9 maggio la Giornata dell'Europa anche in Ucraina come nel resto d'Europa, come riporta il sito Ukrinform alla vigilia della visita a Kiev della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Nel documento Zelensky propone di istituire la Giornata dell'Europa in Ucraina, "che sarà celebrata ogni anno 9 il maggio insieme agli Stati membri dell'Unione europea", considerata "l'identità europea del popolo ucraino". Tale festa, ha aggiunto, si pone "l'obiettivo di rafforzare l'unità dei popoli d'Europa ed assicurare la pace, la sicurezza e la stabilità nel continente europeo".
L'INCONTRO CON VON DER LEYEN - La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen sarà a Kiev. La presidente della Commissione, durante la visita a Kiev, "ribadirà il sostegno all'Ucraina - dice il portavoce capo dell'esecutivo Ue Eric Mamer -, mentre conduce una guerra difensiva contro la Russia. L'oggetto della visita è la cooperazione tra l'Ue e l'Ucraina". Sul tavolo ci sarà anche il "processo di allargamento" dell'Ue all'Ucraina.
UNIONE EUROPEA - La Commissione Europea sta lavorando all'undicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, che "si concentra sulla messa in atto delle sanzioni, sulla loro efficacia, su come evitare che vengano aggirate", evitando che i beni prodotti nell'Ue, la cui esportazione in Russia è vietata, "trovino una strada per arrivare in Russia e al suo complesso militare-industriale". Lo dice il portavoce capo dell'esecutivo Ue, Eric Mamer, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.
La proposta della Commissione, spiega una fonte diplomatica Ue, conterrebbe sette aziende cinesi, sospettate di aiutare lo sforzo bellico russo contro l'Ucraina. Sarebbero presi di mira anche soggetti della Turchia, degli Emirati Arabi Uniti, di Paesi dell'Asia Centrale e del Caucaso, tutti sospettati di aiutare Mosca. Il pacchetto dovrebbe essere discusso dai rappresentanti permanenti degli Stati membri nella riunione del Coreper di dopodomani a Bruxelles.
CINA - "Esortiamo l'Ue a non prendere questa strada sbagliata. Altrimenti la Cina adotterà azioni risolute per salvaguardare i nostri diritti e interessi legittimi e leciti". Si è espresso così il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, dopo l'articolo del Financial Times secondo cui per la prima volta dall'invasione russa dell'Ucraina, dal 24 febbraio dello scorso anno, Bruxelles ha proposto sanzioni contro aziende cinesi per il sostegno alla macchina da guerra russa. "Ci opponiamo con forza alle sanzioni illegali o alla giurisdizione a lungo raggio contro la Cina per la cooperazione tra Cina e Russia - ha detto ancora il portavoce del ministero degli Esteri cinese -. La cooperazione economica e commerciale tra Cina e Russia è del tutto trasparente. Non è mai contro terzi né tollera interferenze o coercizioni da parte di terzi".
Il gigante asiatico ha sostenuto di non aver fornito armi per sostenere la Russia nel conflitto in Ucraina e Wang ha ribadito che Pechino mantiene una "posizione obiettiva e imparziale" sul conflitto e sostiene i colloqui di pace. "Se si tratta di notizie vere la mossa dell'Ue eroderà la fiducia reciproca e la cooperazione con la Cina e acuirà le divisioni e il confronto nel mondo, un fatto estremamente pericoloso".
TURCHIA - La Turchia non si unirà alle sanzioni degli Usa e della Ue contro la Russia. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu. "Non ci uniremo alle sanzioni unilaterali che gli Stati Uniti e l'Ue hanno imposto alla Russia. Lo decidiamo nel nostro interesse", ha detto al canale televisivo turco Lider Haber.