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Egitto: ministro Giustizia, figli spazzini non possono fare i giudici

"Bisogna che il giudice provenga da un ambiente sociale in linea con questa professione", sostiene Saber. E questo, "con tutto il rispetto per lo spazzino, per chi è inferiore lui e chi superiore a lui".

Egitto: ministro Giustizia, figli spazzini non possono fare i giudici
11 maggio 2015 | 14.17
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Il figlio di uno spazzino non può diventare un giudice, o almeno così la pensa il ministro della Giustizia egiziano, Mahfouz Saber. Una convinzione che il ministro ha espresso senza remora alcuna in occasione del programma televisivo 'Al-Bait Baytak' (in arabo, 'Sei a casa tua'), trasmesso dal canale egiziano 'Ten Tv Network', scatenando un'ondata di reazioni sul web.

"Il figlio dello spazzino non può diventare giudice o lavorare nella magistratura", ha detto Saber, secondo il cui punto di vista "bisogna che il giudice provenga da un ambiente sociale in linea con questa professione". E questo, tiene a precisare il ministro, "con tutto il rispetto per lo spazzino, per chi è inferiore lui e chi superiore a lui".

Ben venga se uno spazzino educa i propri figli e li aiuta a ottenere un diploma. "Che Dio gli renda merito", ha sottolineato il ministro. "Tuttavia vi sono altri mestieri" più adatti ai figli dei netturbini. "Quello di giudice - ha precisato - ha una superiorità e una dignità diverse".

Assicurando di nutrire "rispetto per tutto il popolo", Saber ha però ribadito che "il giudice ha un grado di superiorità" che gli deriva dalla provenienza da "un ambiente rispettabile a livello economico, morale, ecc.". E se anche il figlio di un netturbino riuscisse ad elevarsi al rango dei giudici "non riuscirebbe a reggere" e alla lunga sarebbe costretto a lasciare la professione.

Centinaia i commenti degli internauti, per la stragrande maggioranza critici, postati sul sito di notizie egiziano 'Al-Masry al-Youm', che ha riportato la notizia. "Il figlio dello spazzino è molto più rispettabile di voi", tuona Mohaed Ali Ali. "E' per queste ragioni che la magistratura in Egitto è un fallimento", aggiunge Lone Ly.

Un parere, quest'ultimo, condiviso da moltissimi lettori, tra cui Haytham Adel, che invita il ministro alle "dimissioni", così come condivisa è la percezione della mancanza di "giustizia sociale", affermano a decine, facendo emergere un diffuso malessere e un senso di "arretratezza" del Paese che le parole del ministro non hanno fatto altro che esasperare.

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