Milano, 11 Marzo 2022. La tematica della sicurezza sul lavoro in Italia è un argomento da sempre molto dibattuto che, recentemente, ha visto la sua visibilità aumentare. Sempre più spesso riceviamo notizie riguardo morti e infortuni di lavoratori avvenuti durante lo svolgimento di attività lavorative.
La legislazione italiana prevede un sistema di prevenzione nelle aziende atto a gestire la salute e la sicurezza delle persone che operano all’interno dei luoghi di lavoro, definendone i conseguenti ruoli e le rispettive responsabilità.
In questo articolo approfondiremo la figura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP),osservandolo per lo più dal punto di vista della consulenza esterna.
Chi è il RSPP
Ricoprire il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) significa occupare la posizione cardine fondamentale per la gestione del sistema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro all’interno dell’organigramma aziendale.
Infatti, svolgere questa funzione significa possedere chiare responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro, come previsto dal Testo Unico (T.U.) sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro – Decreto Legislativo. 81/08.
La nomina del RSPP rientra tra gli obblighi non delegabili del Datore di Lavoro (DDL) in quanto il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) è il suo principale referente riguardo le decisioni in materia di sicurezza sul lavoro.
Ciononostante, il Datore di Lavoro (DDL) non è completamente deresponsabilizzato dalla nomina del RSPP in quanto il Datore resta sempre responsabile
• della scelta del RSPP
• della supervisione del suo operato
• della corretta valutazione dei rischi
• delle misure adottate per prevenirli.
Il T.U. stabilisce inoltre che la nomina del RSPP può essere affidata anche ad un consulente esterno qualificato all’azienda, in caso di assenza di dipendenti e/o di persone interne all’azienda in possesso dei requisiti obbligatori per il suddetto ruolo; tratteremo tali requisiti più avanti.
La scelta del RSPP avviene dopo consultazione con esito positivo tra il Datore di Lavoro (DDL) e il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza(RLS). Quest’ultima è un’altra figura importante nel sistema aziendale per la tutela di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in quanto lavora in stretta collaborazione con il RSPP.
In ogni azienda, con almeno un dipendente, la presenza di un RSPP è obbligatoria. Il quale può essere un RSPP esterno o interno; analizzeremo nel dettaglio gli aspetti per i quali i due ruoli professionali differiscono nel prossimo paragrafo.
Differenze tra RSPP esterno e interno
La principale differenza tra la designazione di un lavoratore interno all’azienda in qualità di “RSPP interno” e l’affidamento dell’incarico di RSPP a un consulente esterno sta nel fatto che il“ RSPP esterno” svolge il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione tramite il servizio della consulenza mentre il RSPP interno è per l’appunto, interno.
Da notare che spesso il termine “interno” risulta fuorviante poiché viene visto come sinonimo di "dipendente" anche se ciò non è necessariamente vero.
Bensì, è ritenuta “interna” una persona che:
• conosce la realtà aziendale ed è in grado assicurare presenza adeguata in azienda per lo svolgimento delle attività di responsabilità che lo riguardano, in quanto RSPP.
Di fatto, il D.Lgs. 81/08 prevede che “il RSPP deve essere una persona esperta e in possesso di capacità e requisiti specifici per la salvaguardia e il mantenimento della salute e della sicurezza dei luoghi di lavoro che gestisce”.
Il Decreto Legislativo 812008 definisce chela scelta di nominare una figura interna o esterna dipende in prima istanza dal fatto che il ricorso a un RSPP esterno è obbligatorio in assenza di personale interno con i requisiti obbligatori contenuti dall'articolo 32 dello stesso decreto.
Nei casi in cui si verifichi l’impossibilità di nominare un RSPPP interno bisogna quindi individuare una persona competente, esperta e affidabile disponibile ad assumersi l’incarico di consulente RSPP Esterno.
Con base a Milano, ma con clienti in tutta Italia, dal 2007 opera STUDIOHS: lo studio specializzato nella consulenza come RSPP Esterno. Distinguendosi nel settore della sicurezza sul lavoro sul panorama italiano per professionalità, miglioramento degli ambienti di lavoro, giorno dopo giorno.
STUDIOHS nasce nel 2007 dal sogno di due fratelli milanesi, Stefano e Giovanni Petta, che vogliono rivoluzionare il settore della sicurezza sul lavoro in Italia partendo dalla specializzazione nel servizio di consulenza come RSPP esterno per le aziende.
Maturando conoscenza e diventando esperti in diversi settori economici come l’immobiliare, la logistica, l’industria e il commercio.
Quali sono i requisiti necessari per diventare RSPP?
Le caratteristiche e i titoli obbligatori per diventare RSPP sono contenuti, come annunciato pocanzi, nell'articolo 32 del D. Lgs. 81 del 2008.Il quale ,con carattere prioritario, specifica che i requisiti devono essere valutati e adeguati all’effettiva natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative concretamente svolte.
L'articolo 32, nello specifico richiede il possesso dei seguenti requisiti:
• titolo di studio non inferiore al diploma di scuola secondaria;
• comprovata esperienza maturata per almeno 6 mesi dalla data del 13 agosto 2003 nell’attuazione dei compiti da RSPP (questo punto è valido solo se non si è in possesso del primo requisito di cui sopra);
• attestato di frequenza che dimostri la partecipazione a corsi di formazione sulla sicurezza sul lavoro correttamente aggiornati quinquennalmente, secondo la norma vigente.
Cosa fa e come si diventa un consulente RSPP
Come detto il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione risponde direttamente al Datore di Lavoro e supporta lo stesso, in qualità di Esperto sulla salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, nella definizione di un corretto sistema di gestione della sicurezza aziendale adatto alle esigenze specifiche di ogni caso aziendale.
È importante sottolineare anche che nelle realtà aziendali internazionali spesso, i termini che definiscono il ruolo di RSPP cambiano in:
• “Safety Manager”
• “Health, Safety & Environment Manager” (HSE Manager).
Per rispondere alla domanda frequente “Che corsi bisogna seguire per lavorare come RSPP esterno in consulenza?” è da specificarsi che, per assumere l'incarico di RSPP conto terzi, bisogna frequentare un corso di formazione della durata di oltre cento ore per i moduli A B C, con successiva eventuale specializzazione nel caso in cui si operi in specifici settori ATECO.
Perché affidarsi al servizio di consulenza come RSPP Esterno?
Se ci pensiamo, l’esperienza è il miglior insegnante in qualunque aspetto della vita.
L’esperienza maturata assume maggiore importanza quando si tratta di scegliere un servizio aziendale e si ha la necessità di affidarsi ad un’azienda esterna per un ruolo importante e di responsabilità, come quello del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) nei luoghi di lavoro.
Per informazioni:
In oltre 15 anni di attività, STUDIOHS tramite la consulenza come RSPP Esterno ha supportato più di un centinaio di aziende italiane nell’adeguamento al rispetto della normativa del T.U. in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, partecipando con le loro attività a un miglioramento degli ambienti per le attività dei lavoratori.
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