Milano, 1 Giugno 2022. Al momento rimane alta la volatilità sul cambio euro dollaro, un asset che riflette il delicato e confuso momento del mercato finanziario. Nelle ultime giornate il cross valutario ha registrato ulteriori flessioni, consolidando la resistenza di 1,06.
In particolare, come si evince dall’incremento del Dollar Index, il biglietto verde continua ad apprezzarsi rispetto alle principali valute nazionali. Il rafforzamento del dollaro statunitense sull’euro è legato a diversi fattori, tra cui le diverse strategie monetarie adottate da FED e BCE, le differenti pressioni inflazionistiche e i diversi effetti del conflitto tra Russia e Ucraina sull’economia USA e UE.
Per gli investitori si preannunciano giornate nervose nel Forex, con il cambio EUR/USD che potrebbe tentare l’attesa inversione di tendenza, sebbene il sentiment del mercato non sembra essere ancora pronto a sostenere un trend rialzista. Secondo gli esperti di Mercati24, portale verticale su trading e investimenti, per capire come muoversi sarà indispensabile tenere d’occhio il calendario economico, valutando con attenzione il contesto macroeconomico per comprendere le possibili prospettive del cross valutario.
Lo scenario macroeconomico nell’analisi fondamentale del cambio euro dollaro
Ai traders che investono nel Forex viene consigliato di porre la massima attenzione nei confronti dell’analisi fondamentale. Nonostante l’analisi tecnica sia uno strumento indispensabile per fare trading sulle coppie di valute, per capire le dinamiche alla base dei movimenti valutari è essenziale studiare i fattori macroeconomici che condizionano le tendenze dei cambi valutari come spiegato sulla guida al trading online di Mercati24.
In relazione al cross euro dollaro, bisogna tenere conto innanzitutto delle politiche monetarie delle rispettive banche centrali. Mentre la FED sta progressivamente rialzando i tassi per fronteggiare il rally dell’inflazione, con la possibilità di ulteriori incrementi fino a 2,5% entro la fine del 2022, la BCE sta mantenendo per il momento un approccio più accomodante e non ha ancora toccato i tassi d’interesse.
Se la Federal Reserve ha intrapreso di fatto un atteggiamento più restrittivo rispetto alla politica monetaria espansiva che perdurava dalla crisi finanziaria del 2008-2009, la Banca Centrale Europea teme l’effetto recessivo legato alle conseguenze del conflitto russo-ucraino sull’economia dell’Eurozona. Questa divergenza si riflette direttamente sul cross euro dollaro, in particolare in relazione all’apprezzamento del biglietto verde e all’aumento dei capitali che si stanno muovendo verso gli Stati Uniti.
D’altronde, la guerra in Ucraina e il problema legato al gas russo potrebbe causare una recessione diffusa nei Paesi UE quest’anno, con effetti decisamente meno intensi sull’economia a stelle e strisce. Anche l’FMI ha ridotto le stime sulla crescita dell’economia globale, con una previsione scesa dal +3,6% al +3%, un intervento significativo che sta consolidando il dollaro americano come bene rifugio in vista di possibili squilibri in Europa, aspetti indispensabili da valutare per fare trading Forex in modo consapevole e cosciente.
Euro debole: da dove potrebbe arrivare un sostegno alla moneta unica?
Se il dollaro USA si sta rafforzando con il peggioramento dello scenario macroeconomico globale, l’euro rimane debole e non sembra trovare un sostegno adeguato almeno nello scenario di breve termine. Come segnalato negli approfondimenti sul Forex di Mercati24.com, il futuro dell’euro è legato in modo indissolubile alla strategia monetaria della BCE, con un focus sempre più forte sulle prossime mosse di Christine Lagarde.
All’interno dell’Eurotower è in corso un acceso dibattito sulla parità tra euro e dollaro. Da una parte c’è chi vede l’euro debole come un supporto importante per la stabilità dei prezzi, in particolare in relazione all’inflazione, che seppur non ai livelli degli USA comincia a destare comunque molte preoccupazioni. Dall’altro lato, non mancano le opinioni contrarie all’indebolimento della moneta unica, in quanto potrebbe aumentare la volatilità giornaliera del cambio.
Senza dubbio non si tratta di una decisione semplice per la BCE, alle prese con il perdurare dell’inflazione, il caro energia, le misure restrittive nei confronti della Russia e molti Paesi che mostrano i primi segnali di un possibile ingresso in recessione. Se la BCE al momento mantiene un atteggiamento prudente e attendista, nel breve e medio periodo sembra poco probabile un trend rialzista del cambio euro dollaro, mentre al contrario il biglietto verde potrebbe continuare a rafforzarsi nella seconda metà dell’anno.
Per gli investitori la volatilità del cross valutario non è necessariamente un fenomeno negativo, poiché apre le porte alla speculazione sulla coppia EUR/USD, con la possibilità di sfruttare un raro momento di fluttuazioni elevate sul principale cambio del mercato Forex. Allo stesso tempo, gli esperti di Mercati24 raccomandano di mantenere la massima attenzione nei confronti della gestione del rischio, valutando in modo accurato le indicazioni fornite dall’analisi tecnica e fondamentale per adeguare le proprie strategie operative a un contesto in continua evoluzione.
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