L’artista 23enne ha già suonato in location come la Wiener Saal del Mozarteum di Salisburgo e il National Opera Center di New York
Milano, 4 marzo 2022.La pandemia è stata l’occasione per produrre video e per realizzare due dischi, l’ultimo dedicato alla musica di Domenico Scarlatti, ma “tornare ad esibirsi in presenza, dal vivo, rappresenta un’emozione unica”. Lo crede fermamente Andrea Molteni, 23 anni, astro nascente del panorama pianistico italiano e internazionale, appena rientrato da Singapore, dove si è esibito alla Beckstein World Concert Hall alla presenza dell’ambasciatore italiano. “Credo che il mio tratto distintivo sia l’energia che metto in ogni esibizione, che arriva al pubblico e riesce a coinvolgerlo” racconta il musicista, diplomatosi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Como con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore a soli 16 anni e oggi allievo della prestigiosa International Piano Academy Lake Como, Accademia pianistica internazionale del lago di Como, con la guida artistica di William Grant Naboré
Nonostante la giovane età il pianista originario di Inverigo ha portato la sua musica praticamente in tutto il mondo, esibendosi in contesti ricchi di storia e tradizione: dalla Wiener Saal dell’Università Mozarteum di Salisburgo al Museo Scriabin di Mosca, dalla Sala concerti della Chopin Music University di Varsavia al Centro culturale cinese di Singapore, passando per il National Opera Center di New York e la Werner Recital Hall del Conservatorio di Cincinnati. Fra le numerose esperienze all’estero, che lo hanno portato in tutta Europa, in Asia e in America, oltre a varie masterclass come quelle con Arie Vardi, Pavel Gililov, Stanislav Ioudenitch, Dang Thai Son, DagAchatz, PiotrPaleczny, Vladimir Feltsman, Christopher O’Riley, Aquiles Delle Vigne, spiccano sicuramente le due tournée condotte in Cina prima dell’avvento della pandemia.
Vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali, Molteni è apprezzato per la presenza scenica convincente e per la capacità di comunicare con il pubblico, che coinvolge sollecitando l’aspetto emozionale e spirituale. Qualità, queste, che la promessa del pianoforte italiano intende utilizzare “per riavvicinare la musica classica al grande pubblico, che oggi la percepisce come distante”. Una missione difficile ma non impossibile per Molteni, che vi investe tutta l’energia e la determinazione che impiega nell’altra sua passione: l’alpinismo.
Contatti: https://www.andreamolteni.co.uk/