A Milano il Ftse Mib è in perdita: segna un ribasso dello 0,56% e chiude a 27.026,56
Seduta in chiaroscuro per le Borse europee, fiaccate dopo che l'indice Jolts (Job openings and labor turnover survey) di febbraio dagli Usa è risultato sotto le stime. Il dato fornisce un'indicazione sui volumi delle offerte di lavoro, sulle assunzioni e sul turnover. Per Pierre Veyret, analista tecnico di ActivTrades, una correzione è normale dopo il forte rally rialzista al quale si è assistito in tutta la seconda metà di marzo.
Al Ttf di Amsterdam scende il prezzo del gas e arriva a 47 euro al megawattora. Cresce invece il prezzo del petrolio, con Brent e Wti che salgono di oltre lo 0,7%. A Milano il Ftse Mib è in perdita: segna un ribasso dello 0,56% e chiude a 27.026,56. In lieve discesa lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che si muove sui 180 punti base. In calo, poi, anche il rendimento del titolo decennale, attorno al 4,1%.
Sul listino principale di Piazza Affari bene Erg (+3,54%). Gli analisti di Morgan Stanley hanno migliorato il giudizio sulla società energetica, portandolo a "Equalweight" (neutrale). Salgono anche Bper (+1,57%), Saipem (+2,56%) e Pirelli (+1,62%).
In coda, invece, alcuni titoli bancari. Intesa Sanpaolo perde l’1,56%. Nelle sedute comprese tra il 27 e il 31 marzo 2023 l’istituto ha acquistato 104,49 milioni di azioni proprie, per un controvalore complessivo dell'operazione che ammonta a 241,73 milioni di euro. Mps perde l’1,78% e Banca Mediolanum lo 0,64%. Male anche Tenaris (-2,48%) e Stellantis (-1,38%), nonostante l’aumento delle vendite di autovetture a marzo. (in collaborazione con Money.it)