Seduta positiva per le Borse europee, con i dati finali sull’inflazione a marzo che segnalano una corposa diminuzione in tutta Europa. C’è ancora tensione da parte degli investitori, però, sulle prossime mosse delle banche centrali. A New York, poi, scivola Morgan Stanley, in scia al rallentamento dell'investment banking e Tesla, dopo un nuovo taglio al listino.
Al Ttf di Amsterdam scende il prezzo del gas a 40 euro al megawattora. In calo anche il prezzo del petrolio, con Brent e Wti che diminuiscono di circa l’1,5%. A Milano il Ftse Mib chiude in positivo: segna un aumento dello 0,15% a 27.933,61 punti. In rialzo lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che si muove sui 180 punti base. In crescita anche il rendimento del titolo decennale, attorno al 4,35%.
Sul listino principale di Piazza Affari bene Mps (+3,81%), Banco Bpm (+2,04%), Hera (+2,57%), Italgas (+1,44%) e Unicredit (+1,72%). In coda, invece, Stellantis (-0,38%), nonostante le vendite a marzo 2023 siano aumentate. Le immatricolazioni sono salite del 28,7% con 216.862 vetture vendute, di conseguenza la quota di mercato in Europa di Stellantis si è attestata al 19,9%.
La peggiore, però, è Tim (-8,27%). Il tonfo arriva dopo che alcuni analisti, come Bestinver e Akros, hanno sottolineato l'entità modesta dei ritocchi apportati da Kkr e Cdp-Macquarie alle loro offerte per la rete. Offerte che ora la società è chiamata ad esaminare. Perde terreno anche Saipem (-2,48%), che ha comunicato di essersi aggiudicata da Eni (-0,98%) l'estensione di due anni del contratto per l'utilizzo della nave di perforazione Santorini, per un valore di circa 280 di milioni di dollari. (in collaborazione con Money.it)