Chiusura di settimana positiva per le Borse europee e per Piazza Affari. Anche Wall Street si riprende in parte dopo il ribasso di ieri, viste le dichiarazioni di alcuni esponenti della Fed sul possibile rialzo del tassi di interesse oltre al risultato delle elezioni di midterm, che producono un Congresso spaccato in due. Arriva poi la prima bozza del price cap europeo sul gas, che accoglie solo in parte le richieste dell’Italia.
Scende il prezzo del petrolio, viste le preoccupazioni su un possibile rallentamento della domanda per la frenata della crescita economica mondiale. Vira invece leggermente al rialzo il valore del metano al Ttf di Amsterdam, viaggiando attorno ai 110 euro al megawattora.
A Milano, in una giornata di scadenze tecniche, in cui arrivano a termine i contratti di opzione sulle azioni e sugli indici di novembre, il Ftse Mib guadagna l’1,38% e chiude a 24.675,18 punti. Torna a scendere lo spread tra Btp e Bund tedeschi, calando sotto i 190 punti base. Il rendimento del titolo decennale è ancora sotto il 4%.
Sul listino principale di Piazza Affari in positivo Pirelli (+2,26%), Iveco (+2,73%), Cnh (+2,98%) e Saipem (+0,24%). Quest’ultima guadagna dopo la forte volatilità registrata nella seduta precedente. Bene anche le utilities, con Enel che sale del 3,14% (viste anche in scia alle indiscrezioni di Bloomberg per la possibile vendita delle attività in Perù), A2a dell’1,87% ed Hera dello 0,80%. In coda, invece, Azimut (-1,23%), Tim (-0,13%), Atlantia (-0,17%) e Moncler (-0,10%). (in collaborazione con Money.it)