Seduta negativa per le Borse europee. Gli investitori monitorano gli interventi dei rappresentanti della Banca centrale europea, mentre i listini pagano anche il dato del primo trimestre deludente per il Prodotto interno lordo dell'Eurozona. Non creano particolari scompensi, invece, gli ultimi dati sull’inflazione negli Stati Uniti.
Al Ttf di Amsterdam stabile il prezzo del gas attorno ai 39 euro al megawattora. In crescita il prezzo del petrolio, con Brent e Wti che aumentano di quasi l’1%. A Milano il Ftse Mib chiude in negativo: segna una diminuzione dello 0,30% a 27.077,44 punti. In diminuzione lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che si muove sui 185 punti base. In forte calo anche il rendimento del titolo decennale, attorno al 4,20%.
Sul listino principale di Piazza Affari bene in particolare Eni (+1,96%). Il colosso petrolifero ha comunicato i risultati finanziari del 1° trimestre 2023, periodo in cui il colosso petrolifero ha risentito di minori prezzi di realizzo delle produzioni, ma ha registrato comunque buoni ricavi.
In coda, invece, Bper (-4,03%). L'istituto ha comunicato di aver concluso una operazione di cessione di un portafoglio di crediti Utp Bper e della controllata Banco di Sardegna per un valore pari a circa 470 milioni di euro. Male anche Banco Bpm (-4,16%). Dalle comunicazioni periodiche diffuse dalla Consob si apprende che il 24 aprile 2023 Norges Bank ha ridotto dal 3,317% al 2,897% la partecipazione detenuta nel capitale dell’istituto.
Intesa Sanpaolo ha poi perso il 2,99%. L'assemblea degli azionisti dell'istituto ha approvato il bilancio dell'esercizio 2022 e il relativo dividendo. Male, infine, Unicredit (-3,74%) e Mps (-4,22%). (in collaborazione con Money.it)