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Borsa: Milano chiude negativa, tonfo per Pirelli

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12 novembre 2020 | 18.11
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Messo temporaneamente da parte l’entusiasmo per un vaccino (che potrebbe tornare in corrispondenza dei nuovi annunci da parte delle altre società coinvolte nella ricerca di una cura per il Coronavirus), ed alla luce dei forti guadagni registrati nelle ultime sedute, i listini europei hanno chiuso la seduta con il segno meno.

A spingere al ribasso l’umore degli investitori è stata anche la pubblicazione del Bollettino della Banca Centrale Europea. Secondo l’istituto guidato da Christine Lagarde, con la seconda ondata della pandemia “i rischi sono chiaramente orientati verso il basso” e, di conseguenza, il Consiglio direttivo si appresta a valutare “le informazioni più recenti, inclusi la dinamica della pandemia, le prospettive sul rilascio di un vaccino e l’andamento del tasso di cambio” e “ricalibrerà i suoi strumenti, ove opportuno”.

Dopo aver flirtato ieri con la soglia dei 21 mila punti, oggi il Ftse Mib si è fermato a 20.817,73 punti, -0,83% rispetto al dato precedente. Tra le performance in positivo, spicca il +3,03% di Poste Italiane, che ha terminato il terzo trimestre con un utile netto di 353 milioni di euro, +10,3% nel confronto tendenziale. Segno più anche per il giro d’affari, salito dello 0,8% a 2,6 miliardi di euro. L’acconto sul dividendo si attesta a 0,162 euro per azione, +5% rispetto ad un anno prima.

La palma di performance peggiore va invece a Pirelli (-6,52%) che nei nove mesi ha segnato ricavi per 3,09 miliardi, -23,4% anno su anno (3,05 miliardi per analisti) ed un’ultima riga di conto economico in rosso per 17,8 milioni di euro, dai +385,7 milioni precedenti. Gli analisti di Ubs hanno definito i numeri “leggermente migliori delle attese”.

Sotto la parità anche Generali (-0,15%). Il Leone di Trieste tra gennaio e settembre ha registrato un utile netto di 1,3 miliardi di euro, dai 2,16 miliardi di 12 mesi prima. Il dato è di poco maggiore rispetto agli 1,28 miliardi stimati dagli analisti.

La firma di un accordo in vista della creazione di una joint venture con Engie Eps per la mobilità elettrica, non ha influito sull’andamento delle azioni Fiat Chrysler, in rosso del 2,11%. “La joint venture –riporta la nota della casa italo-statunitense- offrirà in tutta Europa una gamma completa di prodotti e soluzioni - come infrastrutture di ricarica e pacchetti di energia verde – per tutti i clienti di veicoli elettrici”.

Indicazioni positive quelle arrivate oggi per la carta italiana. Questa mattina il Ministero dell’Economia ha collocato Btp per 6 miliardi di euro. Nel caso dei titoli a 3 e 15 anni i rendimenti hanno fatto registrare nuovi minimi storici (dal -0,14% al -0,19% nel primo caso, dall’1,91 all’1,05% nel secondo) mentre il 7 anni ha evidenziato un frazionale rialzo (da 0,34 a 0,35 per cento). In questo contesto, lo spread Italia-Germania è sceso dell’1,9% a 118 punti base. (In collaborazione con money.it)

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