Chiusura di settimana negativa per le Borse europee, fiaccate dai dati sull’inflazione, che accelera ancora nel Vecchio Continente segnando un nuovo record. Preoccupa in parte anche la politica monetaria aggressiva della Bce. L’aumento dei tassi di interesse di ieri era atteso, ma ce ne potrebbero essere di nuovi nei prossimi mesi. Inoltre i dati macroeconomici che arrivano da diversi Paesi europei non fanno ben sperare, mentre Wall Street sale, ma in parte risente ancora di un settore tecnologico in affanno.
Milano chiude perdendo lo 0,27%, a 22.529,20 punti. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi continua a viaggiare attorno ai 205 punti base. Sul listino principale di Piazza Affari soffre Stm (-2,17%), viste le difficoltà di tutte le società di semiconduttori in Occidente. I dati trimestrali di Eni vengono invece promossi dagli investitori. Il titolo guadagna l’1,69%, con la società che ha chiarito come concluderà il programma di riacquisto di azioni proprie da 2,4 miliardi di euro entro fine anno. Entro il 31 dicembre 2023, poi, Eni collocherà uno o più prestiti obbligazionari presso il pubblico in Italia. L'ammontare totale dei bond non supererà i 2 miliardi di euro.
In rialzo anche Saipem (+1,06%), Banco Bpm (+1,16%), Banca Mediolanum (+1,22%), Unipol (+1,52%), Leonardo (+1,64%) e Recordati (+1,78%). In coda al listino, invece, Tenaris (-3,16%), Campari (-1,06%), Cnh (-1,08%), Iveco (-2,02%), Moncler (-2,31%) e Snam (-1,52%). (in collaborazione con Money.it)