L'indice Ftse Mib ha chiuso in rosso dell’1,9% a 23.776,97 punti,
Già deboli, i mercati europei nel corso della seconda parte hanno incrementato il passivo in scia delle indicazioni, più restrittive del previsto, emerse dal meeting della Banca centrale guidata da Christine Lagarde. Come da attese la Bce non ha toccato il costo del denaro e, come da attese ha confermato che a luglio ci sarà una prima stretta da 25 punti base.
Ma, e qui iniziano le sorprese, ha già anticipato un intervento a settembre, ha fatto sapere che questo intervento potrebbe essere di mezzo punto percentuale e non ha fatto menzione di misure mirate a calmierare l’incremento dei rendimenti nei Paesi più indebitati. Non a caso, dopo un massimo a 217 punti base, in corrispondenza della chiusura delle borse europee lo spread Btp-Bund sale del 4,6% a 210 pb.
“A preoccupare il mercato -ha rilevato Antonella Manganelli, Ad e Responsabile Investimenti di Payden&Rygel Italia- è stata la mancata rassicurazione sulla sostenibilità del debito per i Paesi dell’Europa periferica, rispetto alla quale il problema inflazione è sembrato essere prominente per la Banca Centrale”.
In questo contesto sul Ftse Mib, che ha chiuso in rosso dell’1,9% a 23.776,97 punti, tra i pochi titoli in grado di reggere l’urto troviamo diversi bancari: Bper Banca è salita dello 0,62%, Unicredit ha perso lo 0,28% ed Intesa Sanpaolo l’1,17%.
Secondo quanto dichiarato da Stefano Porro, Cfo di Piazza Gae Aulenti, l’istituto è ben posizionato per affrontare la volatilità del mercato dei titoli di stato italiani.
Tra le performance peggiori troviamo quella di Nexi (-3,86%) che, secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, starebbe per acquisire le attività di “merchant acquiring” di Intesa Sanpaolo in Croazia per circa 180 milioni di euro. A penalizzare il titolo Nexi è stato anche il taglio della valutazione da parte di Jpmorgan, passata da overweight a neutral.
Giornata negativa anche per Eni (-2,54%). Secondo quanto riportato dalle agenzie, la società, in consorzio con altre quattro major, sarebbe stata scelta dal Qatar come partner nell’espansione da 30 miliardi di dollari del più grande progetto di gas naturale liquefatto al mondo, il North Field.
Eni ha reso noto di voler procedere all’Ipo delle azioni di Eni Plenitude. Inoltre, il Cane a sei zampe ha annunciato il collocamento di un’ulteriore 5% del capitale sociale di Vår Energi da parte di Eni e HitecVision (cedendo 1,2% e 3,8% rispettivamente) per un controvalore totale di 530 milioni di dollari. (in collaborazione con Money.it)