A Milano il Ftse Mib perde lo 0,37% e chiude a 27.751,14
Chiusura di settimana negativa per le Borse europee, con gli investitori internazionali che monetizzano i rialzi dei mercati azionari dall’inizio dell’anno ad oggi, anche viste le dichiarazioni dei componenti della Fed e della Bce delle ultime ore. L’impressione è che si vada verso un proseguimento delle politiche monetarie restrittive, a partire dai nuovi rialzi dei tassi d’interesse, a cui seguiranno le restrizioni sugli acquisti dei titoli di Stato.
Al Ttf di Amsterdam il prezzo del gas, in calo, tocca in giornata un minimo inferiore ai 50 euro al megawattora: non accadeva da oltre un anno a questa parte. In forte discesa il valore del petrolio, con Brent e Wti che calano di circa il 3%. A Milano il Ftse Mib perde lo 0,37% e chiude a 27.751,14. Non si muove di molto lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che viaggia sempre sui 175 punti base. In calo il rendimento del titolo decennale, attorno al 4,3%.
Sul listino principale di Piazza Affari, bene Tim (+2,52%), che attende la risposta di Cdp e Macquarie all'offerta di Kkr per la rete. Positive poi le banche, dopo un report di Kbw che intravede prospettive decisamente positive, anche “grazie” al rialzo dei tassi d'interesse. Salgono Bper (+4,41%), Unicredit (+0,68%) e Intesa Sanpaolo (+0,53%). In controtendenza, invece, Fineco (-1,33%).
In coda, quindi, Pirelli (-1,94%) e Tenaris (-4,78%), dopo il rally di ieri. In calo anche Saipem (-1,19%) ed Eni (-2,81%), vista la discesa del prezzo del petrolio. Nel comparto medicale, infine, soffre Amplifon (-2,70%). (in collaborazione con Money.it)