Scenderanno in piazza domani a Roma i lavoratori di Whirlpool contro il piano di cessione del sito di Napoli annunciato nelle scorse settimane. Un serpentone colorato e rumoroso che scandirà il nuovo sciopero di gruppo di 8 ore e porterà un migliaio di tute blu, (6 i pullman in arrivo solo da Napoli e 3 da Caserta) di Fim Fiom e Uilm sotto le finestre del Mise, sede della trattativa che da metà maggio impegna con alterne vicende il governo.
E mentre sale la tensione, Whirlpool, a quanto apprende l'Adnkronos, invia oggi al ministro Stefano Patuanelli una lettera riservata con cui rimette in fila i numeri della crisi produttiva che ha penalizzato il sito di Napoli e le ragioni della cessione, lasciando però aperta la soluzione finale a tutte le possibilità. Nulla di definitivo, non il ritiro della procedura di vendita in maniera espressa, quanto piuttosto un 'ragionamento' complessivo che l'azienda vorrebbe illustrare chiedendo formalmente una nuova convocazione al ministro.
E, anche se al momento le carte restano ancora tutte coperte, l'atteggiamento di Whirlpool è considerato in ambienti Mise, rispetto alla rottura di 15 giorni fa, come 'un piccolo passo avanti' che Patuanelli avrebbe comunque intenzione, dicono, di valutare assieme ai sindacati, domani, nel corso dell'incontro che concluderà la manifestazione sotto al dicastero di via Molise. Intanto, è il leader Uilm, Rocco Palombella, ad attaccare frontalmente la multinazionale americana e a sollecitare un intervento del premier, Giuseppe Conte.
"Conte intervenga perché nella vertenza Whirlpool c'è bisogno di un'azione di governo forte, unica e corale. Salvare Napoli si può. La vendita del sito campano avrebbe una ricaduta pesantissima sul territorio tra lavoratori diretti, commercializzazione e indotto. Per questo, ci aspettiamo che il premier obblighi la multinazionale americana a proseguire la produzione di lavatrici nel sito di Via Argine considerando sia gli incentivi già erogati dal governo a questo fine che quelli nuovi, previsti dall'ultimo Dl sulle crisi aziendali", ammonisce conversando con l'Adnkronos ribadendo come sia necessario che il ministro Patuanelli assuma domani "una posizione forte e di grande fermezza"."Vogliamo uscire dall'incontro di domani con una data di convocazione da parte di Conte", prosegue.
"Whirlpool smetta di fare il gioco delle tre carte: non possono produrre quando vogliono, dove vogliono e andare o tornare a seconda della loro convenienza. C'è un'etica, rispettino le regole italiane. Il gruppo è in Italia da tanti anni e non può gettare sul lastrico migliaia di lavoratori", dice ancora Palombella. Poi il nuovo affondo contro Prs, Passive Refrigeration Solutions, la società che acquisirebbe il sito Whirlpool di Napoli di via Agile. "Nessuno crede a questo progetto e non lo conosce neppure Whirlpool visto che non ha mai avuto neppure il coraggio di presentarlo ai sindacati ai quali, invece, chiede di aderire ad un piano che è già evidentemente fallimentare", ammonisce innescando la smentita e nuove accuse da parte della multinazionale.
E, infatti, "Whirlpool Emea ribadisce la solidità del progetto e conferma nuovamente la propria disponibilità ad avviare al più presto, insieme a Prs e a tutte le parti coinvolte, un esame congiunto del piano che garantirà nuova vita allo stabilimento di Napoli e ai suoi 400 dipendenti", si legge nella nota che sottolinea come, al contrario, non sia mai arrivata quella "disponibilità" più volte chiesta ai sindacati per la presentazione "nel merito" del piano Prs.