"Il tavolo che ho annunciato (con gli operatori n.d.r.) probabilmente lo convocherò a gennaio: ho atteso a convocarlo perché abbiamo aspettato una ventina di giorni l'attribuzione delle deleghe e ora le deleghe sono inequivocabili. So che le obiezioni da parte degli operatori possono: 'è l'ennesimo tavolo, ne abbiamo già fatti'. Ma io vorrei proposte per esempio sul rapporto tra i nostri operatori e il vasto mondo degli Ott. Domani incontrerò Meta e Facebook, comincio così una serie di incontri per capire pertugi all'interno dei quali inserirci sul rapporto con gli operatori di tlc". Lo afferma a 5G Italy il sottosegretario alla presidenza con delega all'innovazione Alessio Butti.
"Il mou che tutti conoscono (con cui Cdp poneva le basi per la fusione della rete Tim con quella di Open fiber n.d.r.) non si è afflosciato perché il governo ha voluto afflosciarlo ma perché evidentemente non ha trovato le condizioni economiche, mancavano delle risorse per fare questa operazione, non c'era la copertura economica". . "Il governo ha posto delle domande: possiamo sapere quanto vale questa rete? Qualcuno dice 31 miliardi, qualcuno 15. Chi lo fa il valore? Gli azionisti? Ma è un problema o non è un problema se vogliamo affrontare una questione di questo genere?", sono i quesiti che pone Butti. Che aggiunge: "volevamo capire se il progetto aveva l'assenso dell'Europa. Dobbiamo parlare di reti perchè ci deve essere una competizione, è l'Europa che ce lo chiede".
Butti afferma ancora che "il governo ha incaricato me e il ministro Urso nelle rispettive competenze di capire meglio la situazione in vista di una operazione strategicamente importante: di rete unica - ricorda - si parla dal 2006, con il piano Rovati, c'era Prodi" premier.