Ammontano a 355 milioni di euro gli investimenti previsti da Terna nei prossimi cinque anni per interventi di sviluppo, manutenzione e rinnovo delle infrastrutture elettriche regionali in veneto. Tale investimento, in crescita del 14% rispetto al piano precedente, consentirà di rendere più sicura ed efficiente la rete elettrica regionale, attualmente caratterizzata da notevoli criticità in un territorio che segna consumi elettrici molto più elevati della propria produzione (deficit elettrico del 51% secondo gli ultimi dati disponibili). E’ quanto prevede il Piano Strategico 2019-2023 di Terna, presentato oggi a Milano.
“Il Veneto si conferma una regione prioritaria per Terna”, ha spiegato l’amministratore delegato, Luigi Ferraris. “Gli investimenti previsti dal Piano Strategico per i prossimi 5 anni, pari a 355 milioni di euro e in crescita del 14% rispetto al Piano precedente - ha proseguito - si inseriscono nel quadro del più ampio accordo di programma sottoscritto recentemente con la Regione Veneto e avvalorano la centralità di questo territorio nella strategia di sviluppo di Terna. Un impegno importante che porteremo avanti proseguendo nel percorso già intrapreso di dialogo e confronto costante con le comunità locali e il territorio per realizzare una rete elettrica sempre più sicura, resiliente e sostenibile in grado di rispondere ai cambiamenti che la transizione energetica in atto richiede.”
Otre il 30% dell’investimento complessivo verrà destinato a interventi di rinnovo degli asset esistenti e all’implementazione dell’attività di mitigazione del rischio neve grazie al montaggio dei dispositivi antirotazionali contro la formazione dei manicotti di ghiaccio.
Gli interventi di sviluppo previsti nell’arco di Piano Strategico, prevedono la realizzazione di circa 100 Km di linee in cavo interrato. Tra i principali interventi previsti: il riassetto della rete elettrica nell’Alto Bellunese, un nuovo collegamento in cavo interrato tra Cortina e Auronzo di Cadore necessario per migliorare l’affidabilità e la sicurezza del servizio elettrico nell’area, la razionalizzazione tra Venezia e Padova, la razionalizzazione della Media Valle del Piave e la nuova stazione elettrica di Volpago, tutte opere necessarie a migliorare l’esercizio in sicurezza, l’affidabilità e la qualità del servizio della rete elettrica del Veneto.
La realizzazione delle infrastrutture impiegherà circa 90 ditte e 380 tra operai e tecnici impegnati in attività di cantiere e lavorazioni in fabbrica; a questi si aggiungeranno circa 50 fra professionisti e studi tecnici. Significativa, inoltre, la ricaduta per attività ricettive, di ristorazione e di servizi presenti nei territori interessati dai cantieri.
Terna in Veneto gestisce 5866 km di linee elettriche in alta e altissima tensione e 63 stazioni elettriche con 340 persone quotidianamente impegnate nello sviluppo e nella manutenzione della rete elettrica regionale.