"Riteniamo che i dati possano contribuire a fare quello che una volta faceva la lingua inglese, per intenderci, perché il dato è un patrimonio comune. Oggi uno dei concetti più diffusi è quello dell'altruismo dei dati: l'importanza è mettersi d'accordo sui parametri con cui si costruiscono questi dati, perché il dato che porta il Paese Italia deve essere comparabile al dato che porta il Paese Germania, piuttosto che gli altri 25 Paesi dell'Unione europea”. Così Serenella Ravioli, direttrice centrale per la comunicazione, informazione e servizi ai cittadini e agli utenti dell’Istat, a margine della terza giornata di lavori di StatisticAll, il festival della statistica e della demografia.