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Spiagge, governo approva delega su riordino concessioni

Spiagge, governo approva delega su riordino concessioni
27 gennaio 2017 | 17.10
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Il consiglio dei ministri ha approvato il ddl delega sul riordino della normativa sulle concessioni demaniali per spiagge ad uso turistico-ricreativo. A darne notizia il ministro per gli Affari regionali, Enrico Costa che auspica ora il riordino del settore senza traumi e su linee guida condivise.

"La delega al governo sul riordino della normativa sulle concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo, approvata oggi dal consiglio dei ministri, è frutto di mesi di lavoro intenso e proficuo e di un confronto assiduo con enti locali, regioni, rappresentanze delle imprese del settore - ha commentato Costa - Fin dai primissimi giorni del mio incarico ho avviato un’intensa azione di studio, confronto e dialogo su un tema che ha obiettivamente risentito di anni di rinvii e di incertezza normativa. Se sul tema in passato ci fosse stata una risposta più tempestiva, oggi avremmo già un quadro organico e definito. Per rimediare a questa inerzia, abbiamo approvato un testo che ha puntato su linee guida semplici e chiare".

Il 14 luglio 2016, come è noto, la Corte di Giustizia Europea ha dichiarato illegittima la proroga automatica delle concessioni demaniali per le spiagge in vigore nel nostro Paese fino al 2020, perché incompatibile con il diritto europeo. Anche per assicurare la continuità dell’attività balneare, il Parlamento, con un emendamento al DL Enti Locali approvato in via definitiva il 2 agosto, ha comunque garantito la perdurante validità delle concessioni in essere fino all’effettivo riordino della materia.

La delega, che verrà sottoposta all’esame del Parlamento, traccia dunque le linee guida sui cui il governo dovrà poi legiferare. In particolare, la nuova normativa dovrà prevedere, tra l’altro, criteri e modalità di affidamento delle concessioni mediante procedure di selezione, che rispettino i principi di concorrenza, qualità paesaggistica e sostenibilità ambientale, di valorizzazione delle diverse peculiarità territoriali e che nel contempo riconoscano e tutelino gli investimenti, i beni aziendali e il valore commerciale, tenendo conto, altresì, della professionalità acquisita nell’esercizio di concessioni di beni demaniali marittimi, nonché lacuali e fluviali, per finalità turistico-ricreative.

Dovranno, inoltre, essere previsti la revisione del regime dei canoni concessori, anche con riguardo alle pertinenze e alle relative situazioni pregresse, e, in ogni caso, un adeguato periodo transitorio per l’applicazione della stessa disciplina di riordino.

“Il governo - dice il ministro Costa - è aperto al contributo migliorativo del Parlamento, con l’auspicio che questo sia un punto di svolta in un percorso segnato fin qui da troppi ‘stop and go’".

"L’assenza prolungata di una definizione della materia ha infatti determinato sfiducia e preoccupazione per la mancanza di un quadro normativo chiaro, con la conseguente contrazione degli investimenti - conclude il ministro - La sentenza della Corte di Giustizia non ci ha colti impreparati e sono ben chiari i prossimi passi da compiere. Sarà adesso importante il negoziato con la Commissione Europea”.

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