Continua il sodalizio fra Sorgenia e la campionessa paralimpica e mondiale di scherma Bebe Vio, protagonista della nuova campagna di comunicazione del gruppo dell'energia. La campagna, che sarà diffusa da domenica prossima, 5 maggio, ha come tema il futuro, con le opportunità che la tecnologia offre all'uomo ma anche con la necessità di fare scelte responsabili che non danneggino il pianeta. "Il mondo dell'energia -ha commentato Mancini- sta vivendo una vera e propria rivoluzione, legata alla diffusione delle energie rinnovabili, all'uso delle tecnologie digitali e a una maggiore consapevolezza dei consumatori.
In questo nuovo scenario, Sorgenia vuole favorire un cambiamento sostenibile, non solo nei confronti dei clienti ma anche della comunità in cui opera. La sostenibilità è̀ dunque parte integrante del nostro modo di fare impresa. E lo è̀ anche grazie all'utilizzo delle tecnologie digitali che permeano tutte le nostre attività̀. Il digitale ci offre strumenti potentissimi per superare barriere, esplorare nuovi orizzonti e creare un futuro migliore, tenendo sempre al centro l'uomo e i suoi valori".
Le riprese sono state girate a Roma a La Nuvola, opera dell'architetto Massimiliano Fuksas che per la prima volta diventa set di una pubblicità̀. Sulle note del cartone animato Goldrake, Bebe riflette sulla tecnologia e sulle sue potenzialità. "Mi diverto un sacco ogni anno e sono contenta di far parte di questa famiglia. Condividiamo gli stessi valori e ci metto volentieri la faccia", ha detto l'atleta in conferenza stampa a Milano.
Sul fronte dell'acquisizione di nuovi clienti, ha detto l'amministratore delegato di Sorgenia, Gianfilippo Mancini, "continuiamo ad avere un buon successo. Alla fine del 2018 eravamo a 270mila e oggi siamo a 300mila, quindi il tasso di crescita è importante e ci porterà a 350mila clienti alla fine di quest'anno". "Sono numeri superiori alle nostre aspettative", ha aggiunto.
Per quanto riguarda poi il percorso di riduzione dell'indebitamento di Sorgenia, Mancini ha sottolineato che è stato "intrapreso ormai quattro anni fa, con un debito di 1,7 miliardi di euro. Alla fine del 2018 è sceso a circa 633 milioni, a una dimensione assolutamente sotto controllo e che, fra le altre cose, ci consente di ripartire con gli investimenti". Nel 2018, inoltre, ha concluso, i risultati del gruppo sono stati "positivi e confortanti".