Superata quota 1 mln domande, ipotesi emendamento in dl crescita
La rottamazione ter chiude con oltre un milione di domande. A cui si aggiungono le 300.000 richieste per il saldo e stralcio. Oggi è l'ultimo giorno per partecipare alla sanatoria che, nella sua versione originale, interessava i carichi affidati agli agenti della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. Grazie alle modifiche, introdotte con diversi provvedimenti, i termini del condono sono stati riaperti anche per chi aveva aderito alla rottamazione bis ma poi era rimasto indietro con i pagamenti, perdendo il diritto di fare pace con il fisco pagando solo i tributi (senza sanzioni e interessi).
Già da diversi giorni, da più parti, arrivano le richieste di riapertura dei termini. In particolare, all'interno del governo, è la Lega che spinge per prevedere un'altra finestra. L'idea, spiegata per primo dal vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, sarebbe quella di inserire un emendamento al decreto legge crescita. Il provvedimento contiene già norme che vanno in questo senso: è prevista infatti la possibilità di estendere la sanatoria anche alle multe (auto, motorini, ecc.) e, in generale, a tutti i prelievi degli enti locali e territoriali (Tasi, bollo veicoli, addizionali comunali e regionali, ecc.).
Se fosse accettata la proposta, come illustrata anche da altri esponenti del Carroccio, tra cui il viceministro dell'Economia, Massimo Garavaglia, non si tratterebbe di una proroga effettiva, in quanto le domande potrebbero essere accolte di nuovo solo dopo l'approvazione definitiva del decreto legge da parte del parlamento.
Il dl, che dovrebbe essere in dirittura d'arrivo per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, deve essere approvato entro 60 giorni (quindi la fine di giugno). Un'eventuale riapertura della rottamazione ter potrebbe avvenire solo in seguito alla pubblicazione in Gu, con le modifiche approvate dalle camere, e quindi verosimilmente non prima di luglio. Il ministero dell'Economia, come di consueto, ha fatto sapere che non è prevista una proroga (anche per non perdere le possibili adesioni da parte dei contribuenti che, sapendo di avere più tempo, potrebbero decidere di aspettare per presentare le domande).
L'estensione della sanatoria è un'esigenza avvertita da più parti. Secondo i commercialisti le numerose domande arrivate hanno ''creato una serie di problemi'' che si sono sommati ad altre ''motivazioni palesemente legate alle inefficienze della Pa". Poi c'è l’Istituto nazionale tributaristi, che ha scritto una lettera al ministro dell'Economia, Giovanni Tria, per spiegare che ''un maggior lasso di tempo darebbe a contribuenti e consulenti la possibilità di superare le problematiche causate da vari intoppi sia di carattere informatico, sia di carattere interpretativo''.
Anche il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro ha pensato di inviare una missiva al titolare del dicastero di via XX settembre, per mettere in luce i malfunzionamenti della piattaforma online dell’Agenzia delle entrate per la presentazione delle domande di rottamazione ter e di saldo e stralcio, chiedendo una proroga dei termini.