Insidiare Marsiglia come centro strategico nel Mediterraneo potenziando l'hub strategico di Bari, veicolare più traffico dati verso il Nord Italia e l'Europa e iniziare a portare la fibra ottica in Nord Africa. Sono i piani di Retelit, la società infrastrutturale italiana con la sua rete in fibra ottica. In questi giorni, ha deliberato l'upgrade tecnologico del cavo sottomarino AAE-1 realizzato in consorzio con altri diciotto operatori di telecomunicazioni a livello mondiale. Si tratta del primo cavo sottomarino ad alta capacità e bassa latenza tra il Mediterraneo e Hong Kong: l'upgrade porterà la capacità di trasmissione da 100 GB a 200 GB e, con due anni di anticipo rispetto alle previsioni, permette di implementare una tecnologia sottomarina che risponde a una domanda di traffico Internet sulla rotta Eurasia cresciuta in modo esponenziale.
"Ci siamo impegnati a partire con questo investimento che si inserisce nella strategia di internazionalizzazione del nostro business", spiega Federico Protto, ad di Retelit. Il cavo sottomarino, lungo 25mila chilometri e costato in tutto 850 milioni di dollari, connette Marsiglia a Singapore, la Grecia a Hong Kong. In Italia, il suo punto di approdo è Bari: "Riteniamo che il Sud Italia rappresenti un'opportunità fondamentale per raccogliere e movimentare il traffico che arriva dal Sud Europa". Per raggiungere questo obiettivo, Retelit sta costruendo un network del Sud Italia, che comprende la Sicilia, entrando nel consorzio Open Hub Med, primo hub neutrale per lo scambio delle comunicazioni dati a Carini (Palermo).
L'idea è questa: rendere l'area una valida alternativa a Marsiglia, che è riuscita finora a creare un ecosistema attraente, per veicolare il traffico sulla rotta euroasiatica, "intercettando una quota di mercato significativa" e posizionando l'Italia ad approdo principale del Mediterraneo nell'arco dei prossimi tre anni. Le prospettive di crescita della domanda sono importanti se si considera che nell'ultimo decennio hanno assunto una posizione chiave in questo mercato gli over the top come Google, Amazon, Facebook e Apple. Il traffico Eurasia, in particolare, ha visto un tasso di crescita nel 2016 del 41% rispetto al 2015. "Per adesso confermiamo numeri e previsioni di piano relativamente al 2018", spiega Protto, che preparerà per dicembre un aggiornamento del piano industriale, oggi al 2022. L'impatto dell'upgrade tecnologico del cavo sarà positivo in termine di volumi e il passaggio alla nuova tecnologia non prevede alcun nuovo investimento.