Poste Italiane non teme la concorrenza degli altri grandi operatori. "Abbiamo 65mila persone che arrivano nelle case degli italiani. Le abbiamo solo noi e ce le teniamo strette", ha detto Matteo Del Fante, amministratore delegato del gruppo, a margine della presentazione dell'hub logistico di Bologna, inaugurato oggi.
Per quanto riguarda la questione della capacità di smistamento, "il problema è nella gestione dei picchi. Serve una capacità - ha spiegato ancora Del Fante - tendenzialmente sovradimensionata. Oggi i clienti possono vedere quanti pacchi non abbiamo consegnato in tempo e se succede, il mese dopo non avrai business. Siamo esposti, i clienti che non sono contenti ci scrivono e gli operatori ci tolgono business".
"Quindi - ha precisato - il fatto che nel primo trimestre del 2019 i volumi dei pacchi sono cresciuti del 35% significa che la qualità c'è".
Il ritardo degli italiani nei consumi online non è necessariamente un fatto negativo, anzi "sarà un'opportunità nel futuro" per Poste Italiane.
"Il nostro Paese - ha infatti spiegato - è indietro solo per quanto riguarda i consumi ma non sul fronte operativo. Gli italiani si sono solamente avvicinati più tardi al fenomeno e quindi abbiamo una media pacchi consegnati pro capite che è circa un terzo di quella europea. Per noi si tratta quindi di una opportunità, perché nel tempo questo gap si ridurrà e l'incremento in Italia del segmento sarà più alto degli altri Paesi".
"Noi - ha concluso - abbiamo a disposizione i postini e il 95% dei pacchi è 'portalettabile', per cui abbiamo un ruolo naturale che vogliamo cogliere in pieno".
Poste italiane "continuerà a investire nei punti nevralgici della sua rete. Abbiamo già avviato investimenti, che sono nel piano industriale che abbiamo presentato. A breve non ci saranno inaugurazioni come quella di oggi, ma nel 2020 ci saranno novità". "Abbiamo già annunciato le iniziative e abbiamo anche individuato le aree" tra cui "qualcosa anche al centro sud", ha aggiunto l'ad.