Resiste il gender gap, le donne prendono meno degli uomini
Le nuove pensioni con decorrenza nell’anno 2022 sono state 779.791 in totale, per un importo medio mensile di 1.153 euro: prevalgono per numero le pensioni femminili, 437.596 contro le 342.195 maschili, ma a fronte di un importo medio mensile più basso, 976 euro contro i 1.381 euro degli uomini.
L'Inps fa il punto dei flussi di pensionamento anche per il 2021 anno in cui il totale delle pensioni è stato di 888.972, per un importo medio mensile alla decorrenza di 1.198 euro. Di queste, 495.779 sono riferite a donne che denunciano anche per questo anno un gender gap sull'assegno erogato: l'importo medio mensile è ammontato infatti 1.015 euro contro i 1.429 euro mensili degli uomini.
In particolare, per quanto riguarda le singole categorie, le pensioni con decorrenza 2021 sono state: 286.996 pensioni di vecchiaia (compresi gli assegni sociali), 295.072 pensioni anticipate, 52.198 pensioni di invalidità e 254.706 pensioni ai superstiti. Nel 2022 invece, sono state 276.468 quella di vecchiaia, 241.339 le anticipate, 42.063 invalidità e 219.921 superstiti.
Analizzando le singole gestioni, il Fondo pensioni lavoratori dipendenti ha totalizzato 385.316 pensioni nel 2021 e 345.475 nel 2022; seguono la gestione dipendenti pubblici con rispettivamente 165.938 e 117.448, artigiani (95.234 e 85.519), commercianti (83.779 e 75.508), parasubordinati (40.109 e 39.163) e coltivatori diretti, coloni e mezzadri (41.449 e 35.835). Gli assegni sociali invece sono stati 77.147 nel 2021 e 80.843 nel 2022.