Il settore dei trasporti ha confermato nel 2018 la crescita già segnata negli anni precedenti, seppur con tassi di crescita inferiori al 2017. Si è registrato un aumento del traffico aereo, con un +8,5% di passeggeri complessivi (pari a 18,7 milioni di persone) e un +3,9% di movimenti di aeromobili (pari a 178 mila). In espansione anche per il settore del traffico su gomma, che segnala una crescita dell’3,1% di veicoli pesanti sulle autostrade (circa 5.200 milioni veicoli-km). Per quanto riguarda i porti, si è registrato un aumento complessivo di +1,7% di merci movimentate (oltre 121 milioni di tonnellate) e 1.575.084 Teu (+8,5% rispetto al 2017). Questi i dati più rilevanti che emergono dalle analisi del Centro Studi di Unioncamere del Veneto nell’ambito dell’Osservatorio sui Trasporti, le Infrastrutture e la Logistica del Nordest (Trail Nordest) presentati oggi nel corso di un convegno a Padova.
Il Nord-Est rappresenta un sistema di piccole e medie aziende che tende a crescere e ha una posizione di ponte con l’Europa nelle varie direttrici che rendono vivace la sua economia e favoriscono gli scambi commerciali. L’evoluzione del sistema produttivo ed economico mondiale ha determinato una esaltazione della componente relativa alla mobilità, sia per le persone che per le merci.
Sulla base degli ultimi dati disponibili, nel 2018 sulla rete autostradale del Nord Est il volume di traffico veicolare complessivo per chilometro è aumentato in quasi tutte le tratte considerate, grazie alla crescita sostenuta del traffico di veicoli pesanti. Gli incrementi maggiori della componente pesante si sono registrati nelle tratte dell’A31 Valdastico (+5,9%), dell’A27 Mestre-Belluno (+5,3%), dell’A22 Brennero-Modena (+4,2%), dell’A22 Verona-Modena (+3,6%), dell’A23 Udine-Tarvisio (+3,4%), dell’A13 Bologna-Padova (+3,3%), dell’A4 Padova-Mestre (+3,3%), dell’A4 Brescia-Padova (+2,8%) e dell’A4 Venezia-Trieste (+0,6%). Si è registrata invece una flessione del traffico veicolare leggero nell’A4 Venezia-Trieste e nell’A23 Udine-Tarvisio a causa dei lavori riguardanti la Terza Corsia che incoraggia, per spostamenti brevi, l’utilizzo della viabilità ordinaria.
I porti dell’alto Adriatico hanno registrato nel 2018 dati di traffico merci positivi. Il porto di Venezia ha movimentato oltre 26,4 milioni di tonnellate di merce con un aumento del 5,4% rispetto al 2017 Tendenza positiva nel general cargo (+2,6%) in particolare con la ripresa del traffico Ro-Ro (+20,8%), nelle rinfuse solide (+7,8%) in particolare con i prodotti siderurgici, e nelle rinfuse liquide (+6,5%). Nel 2018, nello scalo veneziano, si è raggiunto il record storico di traffico container con oltre 632 mila Teu movimentati (+3,4% rispetto al 2017). Il settore passeggeri, grazie alla ripresa delle crociere, cresce del +8,3% rispetto all’anno precedente raggiungendo quasi 1,8 milioni di persone.
Buoni risultati anche per quanto concerne lo sviluppo intermodale: nel 2018 alla stazione di Marghera Scalo sono stati oltre 100 mila i carri movimentati (+11,3% rispetto al 2017) per oltre 2,5 milioni di tonnellate (+11,2%) pari a 5.543 treni/anno, con destinazioni nazionali (Cremona, Verona, Rho) ed estere (Austria, Germania).
Il porto di Trieste con oltre 62 milioni di tonnellate di merce movimentata ha segnato un incremento del 1,2% rispetto al 2017. Il settore delle rinfuse liquide (che rappresenta il 69% del traffico portuale) ha segnato un calo rispetto al 2017 (-1,2%). Segnali positivi giungono dal settore merci varie (+7,4%) e della movimentazione container (+17,7%) raggiungendo il record storico di oltre 725 mila TEU. Una flessione si registra per il traffico Ro-Ro (-1,1%) e per il settore crocieristico (-38,7%) dovuto principalmente alla decisione di Costa Crociere di non scegliere il porto di Trieste come home port.
Nel corso del 2018 è proseguito l’incremento dei traffici passeggeri nei principali aeroporti del Nord Est (Verona +11,6%, Treviso +9,7%, Venezia +7,8%) grazie all’ampliamento delle rotte e dell’offerta dei voli esistenti. Nello scalo scaligero per esempio sono stati attivati diversi collegamenti con città europee e destinazioni extra europee con rotte a lungo raggio. Continua tuttavia a prevalere il traffico nazionale in particolare nelle tratte verso Catania e Palermo. L’aeroporto di Treviso ha introdotto nuovi collegamenti con il Nord ed Est Europa implementando l’offerta dei voli nazionali e registrando un nuovo record (oltre 3,3 milioni di passeggeri) con traffico nazionale come componente più rilevante.
Lo scalo veneziano ha registrato il record storico di oltre 11 milioni di passeggeri movimentati (+7,8% rispetto al 2017). Continua a prevalere la componente di traffico internazionale (86%) grazie all’apertura di nuovi collegamenti verso gli Usa e l’Asia orientale e al rafforzamento delle rotte verso la Spagna e la Grecia. Il traffico cargo ha registrato un totale di oltre 68 mila tonnellate (+11,8% rispetto al 2017), grazie alla crescita del commercio globale e alla disponibilità di strutture e servizi aeroportuali per la movimentazione di general cargo.
L’aeroporto di Trieste ha registrato una leggera flessione rispetto il 2017 (-1,1%, scendendo a 772,5 mila passeggeri) da imputare principalmente alla cancellazione di collegamenti nazionali (Roma-Ciampino e Trapani). La situazione è invece positiva per il traffico internazionale (+8,1%) grazie all’attivazione di nuovi collegamenti con lo scalo tedesco di Francoforte. Nel 2018 lo scalo di Bolzano ha incrementato i livelli di traffico rispetto al 2017, movimentando 18.492 passeggeri (+14,3%) e 12.457 voli aerei (+2,1%), in prevalenza charter e voli privati provenienti dall’estero.
Unioncamere Veneto: "Infrastrutture in tempi certi"