Quello della nave "Maria Grazia Onorato" arrivata oggi nel porto di Catania non è un normale viaggio inaugurale. Il suo approdo spalanca, infatti, la porta del mare per centinaia di aziende di autotrasporto, in particolare siciliane, che il monopolio dominante sulla rotta nord-sud aveva costretto a rinunciare all’opzione autostrade del mare condannandole, con danni economici sempre più evidenti, ad attraversare lo Stretto di Messina e a risalire la penisola via terra.
Il messaggio che la nuova nave ro-ro del gruppo Onorato, la più grande e la più green operante in Mediterraneo, è proprio questo: il privilegio delle autostrade del mare e la possibilità di imbarcare mezzi e semirimorchi non riservato a poche aziende che erano partner dei monopolisti. Tutte le imprese di autotrasporto, incluse quelle medie e piccole, dispongono ora di questa opzione, con navi come la "Maria Grazia Onorato" in grado di trasportare più di 4 km di metri lineari di carico su ruota.
Di fronte al successo riscosso nel 2018 con incrementi record del traffico merci proprio sulla Sicilia, ora il Gruppo Onorato, forte dell’appoggio dimostrato tangibilmente anche oggi dalla presenza di tanti autotrasportatori alla festa per il viaggio inaugurale della nave, ha ribadito l’intenzione di continuare a investire su quest’attività con un costante incremento anche nei prossimi mesi nella capacità di stiva offerta sulla rotta Genova-Livorno-Catania-Malta.
Ancora oggi circa 7 milioni di metri lineari di mezzi pesanti ogni anno preferiscono o sono costretti ad affrontare la traversata dello Stretto e quindi la faticosissima risalita della penisola in autostrada.
"Le continue e sempre più convinte manifestazioni di appoggio e di consenso da parte di piccole e medie imprese di autotrasporto non sono solo motivo di grande soddisfazione per il Gruppo Onorato – ha sottolineato il presidente del Gruppo, Vincenzo Onorato - ma specialmente la prova della correttezza e della validità commerciale delle scelte compiute dal nostro Gruppo che ha investito in modo massiccio sulla rottura di posizioni monopolistiche che nel settore delle autostrade del mare e in particolare in Sicilia e a Malta avevano decretato l’emarginazione di centinaia di imprese".