Convince anche gli ambientalisti il nuovo elettrodotto di Terna "Sorgente-Rizziconi", inaugurato ieri a Favizzana e che ora collega la Sicilia alla Calabria. "L'inaugurazione del cavidotto tra Sicilia e Sardegna è una buona notizia per diverse ragioni", dichiara all'Adnkronos Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente.
"La prima, e più discussa in questi anni - spiega - riguarda i costi pagati in bolletta per l'assenza di un collegamento che è costato 600 milioni di euro ogni anno nelle bollette degli italiani, per via dei sovracosti per la gestione del sistema energetico siciliano. Ma quella ambientale è ancora più importante".
Infatti "l'entrata in funzione dell'elettrodotto permetterà di chiudere alcune centrali inquinanti, a petrolio, che hanno continuato a produrre solo per ragioni di sicurezza del sistema e a ricevere per questo sussidi. Ora - aggiunge Zanchini - quegli impianti si potranno chiudere e si dovrà ripartire con gli investimenti nel solare e nell'eolico che negli ultimi anni sono stati fermati, anche adducendo scuse legate all'inadeguatezza della rete". "In Sicilia - conclude - le potenzialità sono enormi per le energie pulite, con vantaggi per i cittadini e le imprese, e l'adeguamento della rete elettrica è una condizione essenziale per questo sviluppo".