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Imprese: Cna con Amazon e Google lancia progetto Digitaly

Il progetto, realizzato con Registro .it del Cnr e Seat Pagine Gialle, punta a diffondere le competenze del web alle piccole medie imprese. Silvestrini: "L'internet economy vale a livello mondiale circa 4 mila miliardi di dollari ed è un trend destinato a crescere"

(foto Infophoto)
(foto Infophoto)
27 marzo 2015 | 15.06
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Alzare il livello di competenze digitali nelle imprese italiane. Con questo obiettivo parte oggi Digitaly, il progetto realizzato da Cna, d'intesa con Amazon, Google, Registro .it e Seat Pagine Gialle, per avvicinare soprattuto le piccole e medie imprese al digitale. La piattaforma dedicata www.digitalyimprese.it "consente di avvicinare le Pmi al digitale attraverso la condivisione delle competenze e 'risorse' di tutti i soggetti coinvolti" spiega Cna. E la platea è davvero ampia, basti pensare che che la Confederazione assassocia oltre 500 mila artigiani e pmi, cui si aggiungono gli utenti Google, Amazon con la propria piattaforma Marketplace che abilita a vendere i propri prodotti a milioni di clienti in Italia e nel mondo, Seat Pagine Gialle la Local Media Agency italiana con la più diffusa rete di presidi territoriali e di consulenti per la comunicazione d’impresa e con il Registro.it, l’anagrafe dei domini internet italiani gestita dal Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche).

"Questa iniziativa -sottolineano i player- si pone di accelerare la crescita della web-economy in Italia e supportare il processo di digitalizzazione delle Pmi, circa 4 milioni di cui il 95% micro. Questo processo non solo potrebbe permettere di migliorare il posizionamento sui mercati interni ma spingerebbe certamente al rialzo i livelli di export". "E’ dimostrato infatti -proseguono- che al crescere del livello di maturità digitale, aumenta anche la propensione alla internazionalizzazione e, in particolare, all’esportazione. La percentuale di piccole imprese che intrattengono relazioni con l’estero, grazie all’uso consapevole di strumenti digitali, è quattro volte superiore a quella delle piccole imprese digiune di rete". Digitaly punta proprio ad accorciare il gap digitale di queste imprese rispetto alle concorrenza estera. E mira ad avvicinare il tradizionale Made in Italy all’economia digitale attraverso 'pillole formative' fruibili online su www.digitalyimprese.it e decine di incontri dedicati su tutto il territorio nazionale ove imprese tradizionali si confronteranno con imprese 'digitali' del medesimo territorio. Oltre trenta eventi già in programma in tutta Italia, di cui 6 già in calendario: si parte con Ravenna martedì 14 aprile (poi Pesaro, Firenze, Cremona, Napoli, Catania).

"Crediamo in questo progetto perché crediamo nelle Piccole Medie Imprese italiane" afferma Martin Angioni, Presidente di Amazon Italia Services. "L'e-Commerce offre ai produttori piccoli e medi e ai rivenditori italiani-aggiunge- un'immensa opportunità: entrare in comunicazione con milioni di clienti che acquistano online, in Italia e all’estero, sostenendo quindi anche l’export. Il 43% delle unità vendute in tutto il mondo su Amazon proviene da venditori terzi". "Il digitale è una leva di crescita sempre più importante per le aziende del Made in Italy" assicura Alessandro Antiga, Direttore Marketing di Google in Italia. L’internet economy, a livello mondiale, "vale circa 4 mila miliardi di dollari ed è un trend destinato a crescere" riferisce Sergio Silvestrini, Segretario Generale della Cna, sottolineando però che "l'Italia è ferma soltanto al 2,9% del prodotto interno lordo realizzato dall’universo internet, mentre la media G20 nel 2016 raggiungerà il 5,5% di Pil". "Abbiamo dunque -avverte- enormi margini di crescita".

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