“Da 11 anni abbiamo attuato un programma di parental policy che riteniamo, orgogliosamente, molto avanzato. Abbiamo tassi di natalità interna del +7%, contro il -3 e -4 nazionale, il 100% delle mamme che, dopo la maternità, tornano al lavoro, il 20% delle promozioni date alle neo mamme. La managerialità femminile è passata dal 40 al 45%”. Così Fabrizio Gavelli, amministratore delegato di Danone Company Italia e Grecia, oggi, al primo dei due giorni degli Stati Generali della Natalità, giunti alla seconda edizione.
“Abbiamo deciso di aiutare concretamente neo mamme e neo papà con programmi specifici – aggiunge il capo di Danone - In primo luogo, con un’assistenza e un ascolto con le mamme, prima durante e dopo la maternità, per capire le loro esigenze”. Per aiutare “concretamente la maternità facoltativa” l’azienda ha raddoppiato il contributo statale “del 30% a un 60%, che aggiungiamo noi”, continua Gavelli precisando che l’azienda ha “deciso di raddoppiare quelli che sono i giorni retribuiti che lo Stato dà ai neo papà”, dandone 20 rispetto ai 10 previsti per legge. “In ultima analisi – prosegue il numero uno di Danone - abbiamo anche deciso che era molto importante dare un’entrata e un’uscita flessibile, durante la giornata di lavoro, quando c’erano necessità di nido e asilo”. Tutte queste misure, hanno “prodotto risultati molto interessanti. Siamo convinti – conclude Gavelli - che questo sia qualcosa che le aziende devono fare”.