E' il presidente di Banca Imi, la banca d'investimento di Intesa Sanpaolo. Ma è soprattutto l'uomo dei dossier caldi. Gaetano Micciché ha costruito e sostenuto l'offerta di Urbano Cairo fino alla conquista di Rcs; sta giocando in prima persona la delicata partita Alitalia, con un ruolo più ampio rispetto a quello di consigliere di amministrazione in rappresentanza della sua banca; sostiene le mosse dell'ad di Intesa Sp, Carlo Messina, sul fronte aperto con le Generali. E' considerato, per il suo profilo, un banchiere 'sui generis'. Somma a una profonda conoscenza dei mercati finanziari e delle dinamiche bancarie, la sua esperienza nel mondo imprenditoriale e un fitto network di relazioni. E si muove su due direttrici che ritiene indispensabile far coincidere: la creazione di valore per la sua banca e la difesa del sistema imprenditoriale italiano. Con le banche che si trovano sempre più spesso nella doppia veste di grande creditore e azionista.
E, da questo punto di vista, il filo conduttore fra le vicende Rcs e Alitalia è evidente. Nel primo caso, si è consumato lo scontro fra Intesa SanPaolo e Mediobanca: Ca de' Sass al fianco di Urbano Cairo, Piazzetta Cuccia da subito contraria all'offerta del patron de La7. Due posizioni che hanno segnato una distanza che è più volte emersa nella storia recente del Corriere e che ha visto spesso contrapporsi le idee di Miccichè a quelle di Alberto Nagel, ceo di Mediobanca. Divergenze che sono state plateali i tutti i passaggi chiave, dal cambio del management alla difficile gestione del debito, fino all'offerta decisiva.
Nel caso di Alitalia, le banche azioniste, la stessa Intesa e Unicredit, si stanno invece muovendo in sintonia. Hanno tenuto in vita la compagnia con un finanziamento d'emergenza ma pretendono da Etihad una strategia industriale nuova, una svolta che possa assicurare un futuro al di là della riduzione dei costi. E la difficile sfida verrà monitorata da vicino proprio da Miccichè e Federico Ghizzoni, entranti in cda in rappresentanza delle due banche dopo le dimissioni di Jean Pierre Mustier e Paolo Colombo.
Ancora tutta da scrivere la vicenda Generali. Ma il dato certo è che qualunque sia la prossima mossa di Intesa SanPaolo, e di Messina, a sostegno ci sarà il lavoro di Banca Imi e di Micciché.