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Il nodo dei pagamenti internazionali del Regno Unito

Liquidità, flussi di cassa e accelerazione digitale: le piccole e grandi aziende del Regno Unito alla prese con una crisi di fiducia

 - Da Bottomline.com
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15 giugno 2021 | 10.30
LETTURA: 2 minuti

The Bottomline 2021 Business Payments Barometer è un report che analizza i pagamenti aziendali nel Regno Unito. La sesta edizione rivela come quasi la metà delle aziende in Gran Bretagna (47%) ha difficoltà a gestire l'elaborazione dei pagamenti internazionali in uscita per la difficoltà di tracciarli, mentre il 40% non riesce a pagare i fornitori internazionali in tempo. Sono soprattutto problemi percepiti dalle piccole imprese, che sono più riluttanti ad avviare i pagamenti internazionali (38% contro 10% delle grandi aziende). Il report evidenzia la necessità di rimuovere le barriere e migliorare la gestione dei pagamenti internazionali per stimolare l'economia e aumentare la fiducia delle imprese. Spiega Paul Fannon, Managing Director, Global Business Solutions di Bottomline: “Per favorire il commercio e la crescita economica, occorre fare di più per evidenziare l'opportunità di utilizzare moderni strumenti di pagamento digitale in grado di semplificare i pagamenti transfrontalieri e snellire le operazioni. È perfettamente ragionevole che tutte le aziende paghino fatture internazionali o trasferiscano fondi con lo stesso grado di sicurezza, facilità e controllo di un pagamento Nazionale”.

Per le aziende di tutte le dimensioni, le priorità si concentrano sul mantenimento della liquidità e sulla sopravvivenza piuttosto che sulla trasformazione aziendale e sull'accelerazione digitale. Quasi 1 azienda su 2 (il 48%) ha dovuto accettare nuovi metodi di pagamento nel 2020, con il 30% che ha affermato di aver iniziato a ricevere pagamenti mobili durante la pandemia come un modo per superare le difficoltà associate alla riscossione di contanti. Al contrario, poco meno della metà delle organizzazioni afferma che le proprie previsioni sui flussi di cassa sono raramente accurate, anche perché il 37% delle piccole imprese utilizzano ancora calcoli manuali su Excel. Le organizzazioni più piccole sembrano anche essere le più all'oscuro degli aspetti tecnologici: solo il 32% delle piccole imprese ha adottato i pagamenti in tempo reale (RTP), contro il 61% delle organizzazioni aziendali.

Per quanto riguarda le frodi, invece, colpiscono le aziende indipendentemente dalle dimensioni, anche se le preoccupazioni ad esse relative sono più accese tra le aziende più grandi. Le grandi aziende avvertono una probabilità significativamente maggiore rispetto alle aziende più piccole di essere colpite da frodi informatiche esterne (69% contro 49%) e sui pagamenti (65% contro 41%). La percezione delle frodi informatiche dipende anche dalle nuove circostanze operative dovute allo spostamento verso metodi di lavoro online e in remoto e alla contrazione della fiducia connessa alle perdite accumulate durante la pandemia: le imprese aziendali hanno visto aumentare le loro perdite del 20% in un solo anno. Fannon conclude spiegando che: “Mentre ci muoviamo verso modelli di lavoro ibridi, lo sviluppo di una strategia di sicurezza multilivello sarà fondamentale per le organizzazioni di tutte le dimensioni per garantire che le frodi interne non si espandano ulteriormente”.

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