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Expo 2020, scelto il vincitore di Padiglione Italia

Padiglione Italia EXPO 2020 Dubai
Padiglione Italia EXPO 2020 Dubai
15 marzo 2019 | 12.43
LETTURA: 4 minuti

E' stato selezionato il progetto vincitore del concorso internazionale di progettazione per il Padiglione Italiano a Expo Dubai 2020: fra le 19 proposte giunte, è stato selezionato quello sottoposto da un raggruppamento temporaneo di imprese costituito da CRA-Carlo Ratti Associati, Italo Rota Building Office, F&M Ingegneria, Matteo Gatto & Associati.

Il Padiglione dell’Italia a Expo 2020 Dubai è un’architettura ideata per mettere in scena con creatività e innovazione “la bellezza che unisce le persone”. Il progetto è firmato da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&M Ingegneria (FOTO).

Il Padiglione che rappresenterà l’Italia alla prossima Esposizione Universale prevista nel 2020 a Dubai sul tema “Connecting Minds, Creating the Future”, è un’architettura che mette in scena con creatività e innovazione la “bellezza che unisce le persone”, la bellezza italiana da sempre elemento di connessione tra popoli, talenti e ingegno, eredità culturale mediterranea e ponte verso il futuro. Si tratta di un Padiglione che occuperà una superficie di 3.500 metri quadri circa, sarà alto oltre 25 metri e collocato in un’area di grande visibilità all’interno del sito di Expo 2020 Dubai.

Nel progetto architettonico, spiega il Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2020, "gli scafi di tre imbarcazioni italiane arrivate via mare saranno capovolti e innalzati uno accanto all’altro su alti pilastri, trasformandosi nella copertura del Padiglione. Dipinti ciascuno in modo diverso, i tre scafi visti dall’alto avranno l’aspetto di tre petali che compongono i colori della bandiera italiana".

"L’architettura celebra la storia di uomini e esploratori italiani che nei secoli hanno solcato mari e terre lontane, intessendo contatti e relazioni con tutto il mondo. Il Padiglione Italia racconta il viaggio nella bellezza del nostro Paese, frutto costante di contaminazioni, scambi e connessioni di conoscenze, ingegno, talento e arte. Al contempo, il riuso degli scafi capovolti si presenta come una scelta di sostenibilità che si riallaccia a una antica tradizione dei popoli di mare e pescatori d’Europa e del mondo".

I Partner Tecnici per la realizzazione del Padiglione Italia saranno selezionati tra realtà imprenditoriali, enti pubblici ed enti di ricerca, anche consorziati con imprese, che rappresentano la competenza italiana e l'Innovazione tecnologica più avanzata e sostenibile e che potranno partecipare direttamente alla realizzazione del Padiglione mediante le diverse forme di contribuzione previste dalle normative vigenti.

“Il progetto di Ratti, Rota, Gatto e F&M”, dichiara Paolo Glisenti, Commissario Generale dell’Italia per Expo 2020 Dubai, “ci permette di realizzare uno spazio non solo espositivo ma rappresentativo del migliore ingegno italiano, offrendo una memorabile esperienza ai visitatori, facendo vedere al mondo competenze, talenti e ingegni multidisciplinari che possono diventare promotori di nuove opportunità formative, professionali e imprenditoriali. Il Padiglione Italia sarà realizzato con il contributo di aziende partner - grandi, medie e piccole - chiamate a fornire le migliori componenti costruttive, impiantistiche, tecnologiche e scenografiche, capaci di dimostrare le competenze più innovative impegnate oggi nella sostenibilità, nell’economia circolare, nell’architettura digitale”.

“Il gesto del rovesciamento e riutilizzo degli scafi ci affascina profondamente: non soltanto perché carico di valori storici, ma anche perché rappresenta la realizzazione di un’architettura circolare fin dall’inizio. Le imbarcazioni che diventano parte del Padiglione potranno continuare a essere utilizzate in modi diversi anche dopo la fine di Expo,” spiega Carlo Ratti, architetto e ingegnere, socio fondatore dello studio CRA e direttore del Senseable City Lab presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT).

“Il percorso espositivo sarà scandito come un’ascesa, fino a un punto in cui diventi possibile, con l’immaginazione, osservare l’Italia dal cielo”, spiega l’architetto Italo Rota, fondatore di Italo Rota Building Office: “Ci sarà un “Prologo”, con ampi spazi ispirati alle forme delle piazze italiane, e un Gran Finale che sarà quasi come una cattedrale della Natura, della luce, della musica dell’Universo, come il cielo sul Mediterraneo e sul Deserto”.

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