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Energia, è online nuovo numero newsletter Gme

Energia, è online nuovo numero newsletter Gme
15 luglio 2020 | 12.19
LETTURA: 4 minuti

È online, scaricabile dal sito www.mercatoelettrico.org, il nuovo numero della newsletter del Gestore dei Mercati Energetici (Gme).

La newsletter si apre con un intervento di Agata Gugliotta e Gian Paolo Repetto del Rie sulla “tempesta perfetta” dei mercati del gas. “Per i mercati del gas naturale gli effetti derivanti dalla diffusione mondiale del Covid-19 si sono inseriti in un contesto già caratterizzato da una serie di fattori marcatamente ribassisti, amplificandone gli effetti e determinando nel 2020 quotazioni spot minime storiche, su livelli per Europa ed Asia fino a qualche tempo fa impensabili. E al momento non si vedono ancora i segnali di un’effettiva ripresa”, sottolineano i due ricercatori del Rie.

In particolare, proseguono, “dopo un 2018 caratterizzato da una crescita dei prezzi sopra le attese, soprattutto per l’Europa (+30% circa sul 2017), nel corso del 2019 un crescente disequilibrio tra offerta in sensibile aumento e domanda debole ha innescato una tendenza al ribasso delle quotazioni che si è via via accentuata”.

In un simile contesto, “l’aumento della produzione superando il ritmo di crescita dei consumi ha determinato nel 2019 un forte accumulo di volumi in stoccaggio sia in Europa che negli Stati Uniti. In Europa, a fine dicembre i siti erano pieni per l’88%, la percentuale più alta dal 2011 – hanno evidenziato Gugliotta e Repetto -. Come già accennato, l’incremento dell’output, guidato da progetti diretti all’esportazione, si è tradotto in una forte crescita dell’offerta di Gnl, che ha pesato per il 40% dell’aumento complessivo. La 'bolla' del settore, paventata già da qualche anno, si è dunque verificata, ma nessuno avrebbe immaginato che ai suoi effetti sul mercato se ne sarebbero uniti altri di pari o superiore rilievo”.

Se guardiamo a quest'anno, dal punto di vista dei prezzi, “i primi due mesi del 2020 mostravano una prosecuzione del trend ribassista in tutte le maggiori aree di mercato – hanno osservato i due analisti del Rie -. Nell’ambito di un mercato sempre più internazionalizzato, grazie soprattutto all’aumento dei flussi di Gnl, la pandemia ha contribuito a determinare negli ultimi mesi un allineamento verso il basso dei prezzi spot delle principali aree mondiali di mercato (Asia, America, Europa), per cause e su livelli imprevedibili fino a poco tempo fa”.

Per il futuro i segnali sono contrastanti: “Per il brevissimo termine sui mercati non si vedono ancora segnali rialzisti. Le incertezze legate all’evoluzione della pandemia e la pesante condizione di oversupply già preesistente alla diffusione del virus fanno attendere un riequilibrio dei mercati difficile e non rapido – hanno ammesso Gugliotta e Repetto -. Nel medio periodo a livello mondiale, dopo il calo del 4% stimato per il 2020, la domanda è prevista in ripresa in un contesto tuttavia estremamente incerto. È presumibile, in ogni caso, che l’effetto della crisi 2020 avrà ripercussioni anche nei prossimi anni: AIE valuta un calo di 75 md mc al 2025 rispetto ai consumi tendenziali stimati pre-Covid”.

Lato offerta, invece, “si attende che nei prossimi cinque anni metà dell'aumento provenga da Nord America e Medio Oriente. Tuttavia l'industria dello shale gas statunitense è ritenuta particolarmente vulnerabile nell'attuale contesto; la capacità del settore di rimbalzare in un ambiente post-crisi sarà fondamentale per fornire il gas incrementale necessario al mercato interno (in sostituzione della produzione convenzionale in calo) e ai progetti di liquefazione in fase di sviluppo per l’esportazione – hanno spiegato i due ricercatori del Rie -. La crescita della produzione in Medio Oriente è guidata da progetti convenzionali in Arabia Saudita, Iran, Israele, Iraq e Qatar, per i quali comunque i prezzi del petrolio rappresentano un fattore di rischio. La produzione russa, altro grande contributo all'offerta aggiuntiva, riguarda quasi interamente progetti per l'esportazione, ma l'incertezza sulla crescita della domanda potrebbe influire negativamente sui piani di sviluppo”.

In ogni caso, “l'ondata di investimenti in impianti di liquefazione verificatasi nel biennio 2018-19 e le decisioni acquisite per nuovi progetti offrono ulteriore capacità di esportazione – hanno concluso Gugliotta e Repetto -. Una crescita della domanda di gas post-2020 inferiore rispetto alla nuova capacità di liquefazione e a quella derivante dai gasdotti di esportazione dall'Eurasia (Tanap e Tap in Europa e 'Power of Siberia' in Cina) determinerebbe una situazione di sovracapacità e di potenziale rinnovata oversupply, contribuendo a complicare il processo di riequilibrio dei mercati, con conseguenti pressioni al ribasso sui prezzi che potrebbero persistere ancora per alcuni anni”.

All’interno del nuovo numero sono pubblicati, inoltre, i consueti commenti tecnici, relativi i mercati e le borse elettriche ed ambientali nazionali ed europee, la sezione dedicata all’analisi degli andamenti del mercato del gas italiano e la sezione di analisi sugli andamenti in Europa, che approfondisce le tendenze sui principali mercati europei delle commodities. La nuova pubblicazione Gme riporta, inoltre, come ormai è consuetudine, i dati di sintesi del mercato elettrico per il mese di giugno 2020.

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