Per Cfi, la fusione con Soficoop "è la possibilità di migliorare la nostra capacità organizzativa e la nostra efficienza perchè, mettendo insieme risorse e competenze" delle due finanziarie storiche nate con la legge Marcora, "possiamo migliorare la nostra capacità operativa e offrire più servizi alle cooperative che sono potenziali beneficiari degli interventi" previsti dalla norma. A sottolinearlo è l'amministratore delegato di Cooperazione Finanza Impresa, Camillo De Berardinis, dopo il via libera all'operazione arrivato all'unanimità dall'Assemblea straordinaria dei soci di Cfi, riunitasi oggi a Roma alla presenza anche del presidente Mauro Frangi e del presidente di Legacoop, Mauro Lusetti.
La fusione, chiarisce ancora De Berardinis, "nello stesso tempo, punta anche ad allargare il nostro campo di attività per dare più riposte al Paese nel momento in cui c'è bisogno di interventi a sostegno dell'occupazione e della nascita di nuove imprese".
Anche per il presidente di Cfi, Mauro Frangi, la fusione di Soficoop in Cooperazione Finanza Impresa "è per Cfi è un passaggio storico" che apre anche "una nuova stagione di sviluppo" per la società.
"Trentatre anni dopo la costituzione, diventiamo l’unica società finanziaria di attuazione della Legge Marcora e consolidiamo ulteriormente il nostro ruolo di investitore istituzionale dedicato alla promozione e allo sviluppo dell’impresa cooperativa" aggiunge Frangi sottolineando che "l'incorporazione apre una nuova stagione di sviluppo per Cfi".
Per Mauro Lusetti "è una giornata bellissima" perché la fusione fra Cfi e Soficoop "è un lavoro di anni che viene a conclusione con questo progetto approvato dai soci, un lavoro che vede insieme questi due strumenti finanziari - società private di diritto pubblico - previsti dalla legge Marcora e che in questi anni hanno consentito a migliaia di persone di poter recuperare le imprese fallite all'interno delle quali lavoravano in forma cooperativa".
"E' quindi -aggiunge Lusetti- una giornata io credo bellissima per tantissime persone che stanno, o corrono il rischio, di perdere il proprio posto di lavoro perché la propria impresa è fallita e che possono invece contare su strumenti come la nuova Cfi per potere immaginarsi imprenditori di se stessi attraverso la forma cooperativa e recuperare il lavoro perduto".