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Dal campo di gioco all'impresa, la 2a opportunità per ex atleti

Dal campo di gioco all'impresa, la 2a opportunità per ex atleti
03 marzo 2021 | 16.20
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Tornare sul ‘campo’ per rimettersi in gioco. Stavolta non da campioni dello sport, ma da aspiranti imprenditori che, grazie a un percorso di formazione specifico, tornano a scommettere su se stessi per una seconda carriera. E’ l’opportunità offerta, a ex atleti professionisti, dal programma ‘Digital & Entrepreneurship in Sports’, realizzato da LVenture Group in collaborazione con SKS365 attraverso il suo brand dedicato alla Csr, ‘Training Program’. Così, ex atleti professionisti, una volta terminata la loro carriera sportiva, possono tentare la strada imprenditoriale, sviluppando un’idea di business nel settore dell’economia digitale. (Video)

“Un programma dedicato a ex sportivi professionisti che, una volta finita la loro carriera, vogliono reinventarsi o con progetti imprenditoriali personali o abbracciando nuove carriere nell’ambito sportivo. Lo scopo del programma è quello di trasferire un set di competenze agli ex atleti professionisti per sfruttare i vantaggi della digital economy. Cinque appuntamenti, da inizio marzo a fine maggio, per dare loro tutti gli elementi essenziali del digital marketing e della imprenditorialità per raggiungere questo obiettivo”, afferma Antonella Zullo, Head of Open Innovation di LVenture Group.

“Il nostro obiettivo, che abbiamo condiviso nella partnership con LVenture, è quello di aiutare questi ex sportivi nella transizione verso la loro seconda carriera: un passaggio che certamente può essere stressante e sfidante, dopo un’attività sportiva di successo. La leva su cui vogliamo intervenire è quella della mentalità imprenditoriale, per questo abbiamo pensato a dei corsi per aiutare queste persone a capire dove possono prendere le loro idee, la loro visione e quindi lo spirito imprenditoriale”, sottolinea Brian Dean, Chief People Officer di SKS365.

E il settore a cui guardare per una futura carriera da imprenditori non poteva che essere, soprattutto ai tempi del coronavirus, quello dell’economia digitale. “Molte cose stanno cambiando, in particolare con il Covid, e il mondo del lavoro - sostiene Brian Dean - deve cambiare di conseguenza. Anche chi proviene da un settore come quello dello sport deve realizzare che è necessario adattarsi a un mondo nuovo. L’economia digitale permette di lavorare ovunque ma anche di realizzare le tue idee molto velocemente e di connetterti con una vasta e più ampia utenza rispetto al passato. Persone che prima si rivolgevano ad attività come brand ambassador o in sporting club, o in negozi nei centri delle città, oggi possono realizzare le loro aspirazioni grazie all’economia digitale”.

Il percorso di formazione, gratuito, è ai nastri di partenza: inizia, infatti, nel mese di marzo un calendario trimestrale intensivo, con appuntamenti tra Roma e Milano, fruibili anche da remoto, suddivisi in cinque workshop per approfondire temi legati all’imprenditoria digitale, al personal branding, alla comunicazione, alla social responsibility e finalizzati a trasmettere una metodologia efficace nella costruzione e promozione della propria immagine in ambito business.

Gli ex atleti apprenderanno, quindi, nuove competenze ma impareranno ad applicare in un nuovo campo anche le attitudini che già possiedono grazie alla carriera sportiva.

“Ci sono, in realtà, molte somiglianze con la nuova carriera - ammette Brian Dean - e molte qualità che possono tornare utili. Ad esempio, la grande disciplina che hanno come ex atleti, l’abilità di costruire relazioni che ha comportato il lavoro in team, la capacità di adattamento sviluppata nello spostarsi da un ambiente a un altro, o di pianificare e preparare. Mentre la cosa nuova che noi vorremmo trasmettere è come sviluppare un’idea, costruire una strategia e un business plan, parallelamente a competenze finanziarie che non hanno mai avuto. Un altro aspetto, complementare a questo, è imparare come raggiungere un’utenza più ampia e connettersi ad essa. Se prima entravano in contatto con la loro audience attraverso la performance sul campo, ora si devono connettere all’utenza in modo diverso ma con lo stesso impatto”.

E proprio nel post-Covid e nel ‘new normal’ la formazione e il personal branding saranno centrali. “In questo ultimo anno di epoca Covid, si è parlato tanto di adattabilità, resilienza, evoluzione. Alcuni parlano di quarta rivoluzione in termini di cambiamento del lavoro o lavoro svolto in modo diverso. Incoraggiare le persone, soprattutto quando sono disoccupate, vuol dire quindi portarle a pensare non allo stesso lavoro ma a come possono migliorare se stesse", avverte.

"La formazione, secondo me, riguarda molto lo sviluppo personale ed è proprio questo che voglio trasmettere nella mentalità delle persone: pensa a come puoi migliorare, come puoi adattarti al mondo, non come è ora o era ieri ma come sarà. Un altro messaggio chiaro che vogliamo trasmettere con questo programma è: se hai le qualità di adattabilità e resilienza, con la passione e il desiderio di continuare a migliorare te stesso, allora non devi avere paura di cogliere un’opportunità. L’importante è come la cogli”, conclude.

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