Milano, colpita duramente dalla crisi innescata dal coronavirus, ha "un tessuto produttivo da ricostruire", ma può essere il centro in grado di "costruire i quattro nuovi umanesimi: il nuovo umanesimo industriale, con la green economy e la transizione economica, l’umanesimo digitale, l'umanesimo sociale, con la tradizione ambrosiana, e quello ambientale". Lo ha detto il sociologo Aldo Bonomi, partecipando all’evento 'Your Next Milano', promosso da Assolombarda e Milano & Partners, in live streaming sul web-magazine di Assolombarda Genio & Impresa, con l’obiettivo di promuovere un’occasione di confronto e di riflessione sul futuro della città.
Le città e Milano, ha continuato, "resteranno sempre al centro del nostro ragionare e dei cambiamenti che avverranno. Io non credo allo storytelling che ci vuole tutti nei borghi a fare smart working. Non c’è campagna florida senza città ricca e viceversa. Stavamo costruendo la smart city, ma la pandemia ha rotto questo meccanismo".
Milano, ha sottolineato Bonomi, "non è una città-Stato, non va ricostruita come una piramide ma come un tempio greco. E la si ricostruisce partendo dalle tante colonne, che sono le città medie che la circondano, il tessuto dei distretti di imprese che sta dentro la Lombardia, i servizi alle imprese, i quartieri, il welfare e le rappresentanze".