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Coronavirus, Ue verso sospensione vincoli di bilancio

Previsto anche un allentamento delle regole sugli di aiuti di Stato per consentire ai Paesi membri di aiutare le imprese e i settori in difficoltà

Afp
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12 marzo 2020 | 21.22
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Il pacchetto di misure che la Commissione Europea si appresta a presentare domani per aiutare gli Stati membri ad affrontare le conseguenze economiche della Covid-19 prevede tra l'altro, a quanto si apprende a Bruxelles, una sospensione temporanea dei vincoli di bilancio e l'esclusione dal computo del deficit della totalità delle spese necessarie ad affrontare le conseguenze della pandemia.

E' previsto anche, come ha detto esplicitamente oggi il commissario Paolo Gentiloni, un allentamento delle regole sugli di aiuti di Stato, per consentire ai Paesi membri di aiutare le imprese e i settori in difficoltà. La Commissione si appresta anzitutto a proporre al Consiglio, se la situazione dovesse deteriorarsi, l'applicazione di una clausola prevista dal patto di stabilità, riportata nelle "Specifications on the implementation of the Stability and Growth Pact" dell'estate del 2016. La clausola prevede che "in caso di eventi eccezionali al di fuori del controllo dello Stato membro e che abbiano un impatto consistente sulla posizione finanziaria, oppure in periodi di grave recessione per l'Eurozona o l'Ue, gli Stati membri possono deviare temporaneamente dal percorso di aggiustamento verso l'obiettivo di medio termine sotteso dai parametri per il saldo strutturale e per la spesa, a condizione che questo non metta in pericolo la sostenibilità del bilancio nel medio termine".

Dovrebbe venire poi proposto al Consiglio di escludere dal computo del deficit tutte le spese necessarie ad affrontare le conseguenze della Covid-19. Non solo quelle una tantum, che vengono escluse per definizione dal calcolo del deficit strutturale, ma anche quelle che dovessero rivelarsi non strutturali. Per fare un esempio, se per fronteggiare l'epidemia è necessario assumere personale sanitario (medici, infermieri, eccetera), quel tipo di spesa è indispensabile ad affrontare l'emergenza, ma poi diventa strutturale, perché se viene assunto personale non lo si può licenziare in tronco una volta passata la tempesta. Già nella lettera di risposta al ministro Roberto Gualtieri, Paolo Gentiloni e Valdis Dombrovskis avevano fatto capire che la Commissione si stava muovendo in una direzione diversa rispetto al passato.

"Per quanto riguarda l'annunciato pacchetto di misure di sostegno - scrivevano - qualsiasi spesa una tantum sostenuta in relazione alla risposta all'epidemia sarebbe esclusa per definizione del computo del saldo strutturale e non tenuta in considerazione in sede di valutazione del rispetto dello sforzo di bilancio richiesto a norma delle regole vigenti".

"In più - aggiungevano - vorremmo sottolineare che il nostro quadro di regole di bilancio prevede la flessibilità per eventi eccezionali al di fuori del controllo del governo, tenendo sempre a mente la necessità di preservare la sostenibilità del bilancio". Per quanto riguarda infine le regole sugli aiuti di Stato, la vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, che ha la delega alla Concorrenza, ha già spiegato pubblicamente che "la Commissione è qui per discutere misure per compensare le aziende dei danni subiti a causa della Covid-19, cosa che è prevista dall'articolo 107 del trattato in circostanze eccezionali come quelle causate dal coronavirus".

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