Grave spaccatura nel cuore di Conad. Conad Centro Nord (Ccn, con sede a Campegine – Reggio Emilia), Conad Nord Ovest (Cno con sede a Pistoia) e Forty Srl, le prime membri della compagine sociale di Conad nazionale e la terza controllata da Ccn, hanno denunciato al tribunale civile gravi irregolarità di gestione di Conad nazionale, depositando un ricorso secondo l’articolo 2409 del codice civile e chiedendo un’ispezione giudiziale di Conad nazionale e delle sue controllate e la nomina di un curatore speciale. Lo riferisce il Resto del Carlino.
L’udienza però, fissata per giovedì scorso, è stata rinviata a giovedì prossimo, in attesa dell’assemblea dei soci che si svolgerà a Bologna il 9 maggio in cui è previsto il rinnovo del consiglio d’amministrazione e delle cariche sociali, nel corso della quale, peraltro, pare ormai certo cederà il testimone dopo 20 anni anche Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad nazionale.
Le irregolarità contestate dalle ricorrenti – e per cui, a luglio, è stata anche depositata presso la Procura di Bologna una querela per infedeltà patrimoniale, per cui le indagini risulterebbero ancora in corso – sono numerose. Al centro della polemica, l’operazione Auchan, con cui Conad, tramite la società vincolo creata ad hoc Bdc Italia Spa (nella quale Conad deteneva la quota di maggioranza del 51% mentre il restante capitale veniva sottoscritto da un’altra società di proprietà del gruppo lussemburghese WRM), acquisì nel 2019 supermercati e immobili in Italia del gruppo francese attivo nel nostro Paese dal 1989. Tra le altre cose, si lamenta il mancato deposito al registro delle imprese dei bilanci di esercizio di Bdc Italia Spa e Margherita distribuzione Spa (cioè l’ex Auchan), specie alla luce del fatto che il 46% di Bdc, che una perizia ha poi stimato valesse 220 milioni, a settembre scorso è stato ceduto da Conad al Gruppo Wrm al prezzo simbolico di un euro, secondo l’accordo quadro siglato il 18 aprile 2019 per l’Operazione Auchan; e il compenso una tantum di tre milioni di euro erogato all’ amministratore delegato quale presidente del cda di Bdc, senza che i consiglieri lo avessero deliberato.