Il reddito di cittadinanza non cambierà pelle, assicura Luigi Di Maio. Eppure la misura simbolo dei Cinquestelle ha subito già varie modifiche, trasformandosi man mano da misura di contrasto alla povertà a strumento di formazione per i disoccupati "giovani e meno giovani" come ha sottolineato ieri il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro. Oltre alle certezze - tra cui l'importo confermato a 780 euro al mese e la soglia Isee a 9.360 euro - nelle ultime settimane si sono aggiunte importanti novità a una delle misure chiave del governo gialloverde. Vediamo quali:
SGRAVI ALLE IMPRESE - Il governo sta valutando l'ipotesi di coinvolgere nel programma del reddito di cittadinanza anche le imprese disponibili ad assumere i beneficiari dello strumento. Si tratta di uno sgravio contributivo pari al reddito della persona che viene assunta. In pratica, all'imprenditore verrebbero riconosciute fino a tre mensilità di reddito che salgono a 6 se la persona assunta è una donna.
156 EURO IN PIU' A FIGLIO - Un'altra novità è stata annunciata dal consigliere economico di Luigi Di Maio, Pasquale Tridico, il quale ha parlato di una "scala di equivalenza" che permetterebbe di ricalibrare l'assegno del reddito di cittadinanza in base ai componenti del nucleo famigliare. Per ogni figlio si potrebbe incassare il 20% dell'assegno base di 780 euro, ossia 156 euro, mentre un coniuge a carico varrebbe il 40%, ossia 312 euro.
BONUS AI TUTOR - Se è vero che i centri per l'impiego restano centrali nell'impianto del reddito di cittadinanza, anche la figura del tutor - o 'navigator' come l'ha ribattezzata Di Maio - avrà un ruolo chiave nel guidare chi è senza lavoro nella ricerca di un impiego. Al tutor che farà assumere il disoccupato sarà destinato un bonus.
2 MILIARDI DI RISPARMIO - Infine, un cambiamento sostanziale riguarda anche il fondo stanziato per coprire reddito e pensione di cittadinanza. Se il reddito dovesse debuttare ad aprile si risparmierebbero circa 2 miliardi di euro sui 9 miliardi+1 stanziati in manovra.