Oggi il limite ultimo per trasmettere la Manovra alla Commissione Ue e all'Eurogruppo. Malumori Pd-M5S. Marattin: "Niente barricate ma si rischia burrone". Fonti M5S: "Stop Sim". Restano ancora nodi sul tavolo per arrivare all'intesa, come la soglia del contante
"Stasera ci sarà un Cdm che approverà un passaggio importante della complessa manovra a cui stiamo lavorando". Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alla presentazione della 'Relazione sulla ricerca e l’innovazione in Italia' curata dal Cnr, presso la Sala convegni del Consiglio nazionale delle ricerche a Roma. "Questa sera nel Consiglio dei ministri'' dedicato alla manovra economica "ci sarà un passaggio importante sulla ricerca” perché “troveremo anche la nascita di un’Agenzia Nazionale per la ricerca. Pur lasciando piena libertà alla ricerca, daremo però indicazioni utili allo sviluppo del Paese” ha aggiunto Conte sottolineando che "quota 100 resta" nella Legge di Bilancio: "Stiamo ragionando sulle finestre di uscita".
Marattin: "Nessuna barricata su Quota 100"
A Palazzo Chigi dalle 11 si è tenuto il vertice di maggioranza sulla manovra, che andrà approvata entro la mezzanotte, limite ultimo per trasmetterla alla Commissione Ue e all'Eurogruppo. Vertice che si sarebbe dovuto tenere ieri sera. Secondo fonti vicine ai ministri Pd sarebbe stato il M5S a voler far slittare il Cdm, lasciando "infastiditi" i dem per "la solita tecnica di far saltare gli incontri invece di risolvere i problemi".
Quota 100 resta così com'è, niente modifiche alle finestre. Stop anche alla tassa sulle schede sim aziendali, fortemente osteggiata dai grillini. Fonti M5S, al termine del vertice a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte, il ministro all'Economia Roberto Gualtieri e i tecnici del Mef, riferiscono all'Adnkronos di aver incassato "due che per noi erano importanti risultati" esprimendo "soddisfazione".
Il Cdm si terrà stasera alle 21, ma restano ancora nodi sul tavolo per arrivare all'intesa. Non ultimo la mancata volontà di abbassare la soglia del contante a mille euro dai 3000 attuali. A palazzo Chigi non si nasconde l'irritazione verso chi si oppone all'abbassamento della soglia, una misura alla quale lo stesso premier terrebbe molto per contrastare l'evasione.