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Animali, battezzata Kala la tigrotta del Bioparco di Roma

Il nome è stato scelto con una consultazione online. La cucciola di tigre di Sumatra sta bene ed è protetta accanto alla mamma e al papà, la sua nascita una speranza per una specie a rischio

La tigrotta Kala del Bioparco di Roma (Crediti MASSIMILIANO DI GIOVANNI – ARCHIVIO BIOPARCO DI ROMA)
La tigrotta Kala del Bioparco di Roma (Crediti MASSIMILIANO DI GIOVANNI – ARCHIVIO BIOPARCO DI ROMA)
22 gennaio 2024 | 15.30
LETTURA: 2 minuti

E' stata battezzata Kala la tigrotta del Bioparco di Roma, una piccola di tigre di Sumatra, una specie ormai sempre più rara in natura. Il nome della cucciola di tigre, nata lo scorso 1° dicembre, è stato scelto con un sondaggio online che si è chiuso oggi. Il nome è stato scelto tra i tre designati dai guardiani del Bioparco: Kala deriva dalla combinazione dei nomi di papà Kasih e mamma Tila. Il Bioparco sottolinea che Kala è stato il nome votato dalla stragrande maggioranza degli utenti con oltre 5.000 voti, mentre gli altri due nomi Dewi - dea in lingua indonesiana - e Sakti - nell’induismo significa potenza, energia - hanno totalizzato, rispettivamente, oltre 1.500 voti e oltre 1.100 voti.

Dal Bioparco fanno sapere che "la cucciola sta benissimo e cresce a vista d’occhio" ma avvertono che "non è ancora visibile al pubblico" perché "si trova in uno spazio protetto, in tranquillità, insieme ai genitori, e viene allattata regolarmente dalla mamma Tila". La nascita della piccola tigrotta Kala è un grande successo per gli esperti del Bioparco di Roma visto che la tigre di Sumatra, come specie, rischia l’estinzione principalmente a causa della distruzione dell’habitat.

La Lista Rossa IUCN - Unione Mondiale per la Conservazione della Natura stima che in natura siano rimasti da 400 a 600 individui adulti di tigre di Sumatra. A minacciare questi magnifici felini sono l’agricoltura, la deforestazione per la richiesta di legname e l’estrazione mineraria, oltre alle malattie come il cimurro, oppure la peste suina africana che incide sulle loro prede. Le tigri di Sumatra sono a rischio anche a causa del bracconaggio - compiuto sia per il commercio illegale di parti di tigre che per l’uccisione delle prede - e delle incursioni delle tigri nei terreni agricoli. Per queste ragioni il Bioparco di Roma sottolinea, infine, di supportare la WildCats Conservation Alliance nell’ambito di un progetto nel Parco Nazionale di Kerinci Seblat, nell’Isola di Sumatra.

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