"Paradossalmente la misura dell’insoddisfazione collettiva forse dimostra che si sta facendo qualcosa di ragionevole". Lo afferma il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, in occasione della presentazione del piano di sviluppo 2021 di Terna, secondo cui "il bombardamento costante di insoddisfazione, se da un lato deve essere da stimolo, dall’altro deve essere anche realistico. Altrimenti immaginatevi un mondo dove noi mettiamo 100mila colonnine ma non abbiamo l’energia verde per alimentarle e non ci sono le auto elettriche. Dobbiamo far crescere domanda e offerta in tutti i settori".
Secondo Cingolani, "bisogna avere questo senso analogico della crescita in cui tutti devono partecipare. Noi qua dobbiamo difendere l’ambiente e nello stesso tempo non possiamo mettere 30 milioni di famiglie sul lastrico perché chiudiamo tutto per non inquinare. Paradossalmente la misura dell’insoddisfazione collettiva forse dimostra che si sta facendo qualcosa di ragionevole. La traiettoria dura 30 anni e lì ci misureremo se abbiamo scherzato".