Alitalia archivia il primo trimestre con perdite operative dimezzate e aumento dei ricavi. A indicarlo è stato il commissario straordinario della compagnia, Stefano Paleari, nel corso dell'audizione alla Commissione speciale del Senato. I ricavi si attestano a 597 milioni con una crescita del 4%, di cui ricavi da passeggeri +6%, rispetto allo stesso periodo del 2017. L'ebitda, esclusi ricavi e costi non ricorrenti, riduce il rosso a -117 milioni rispetto a -228 milioni. "Nel primo trimestre - ricorda Paleari - nel trasporto aereo l'ebitda è il peggiore per le compagnie".
Nel periodo maggio (mese di inizio dell'amministrazione) dicembre, i ricavi hanno tenuto - nonostante le forti turbolenze - a 2,102 miliardi di euro rispetto a 2,106 miliardi dello stesso periodo del 2016. Nello stesso periodo, l'ebitda è stato negativo per 24 milioni, in calo rispetto a -190 milioni del maggio-dicembre 2016.
Tornando ai dati del primo trimestre, il risultato operativo, escluse le poste non ricorrenti, è negativo per 167 milioni rispetto a -279 milioni dello stesso trimestre del 2017. Il totale dei costi si attesta a 714 milioni di euro, in calo rispetto agli 800 milioni di euro del primo trimestre 2017. Le principali voci di costo, carburante e personale, si attestano rispettivamente a 153 milioni, -12,1%, e a 138 milioni, -7,1%.
A fine aprile la cassa di Alitalia ammonta a 769 milioni di euro, stando a quanto emerge dal documento consegnato dai commissari di Alitalia alla Commissione speciale del Senato. Alla fine di aprile 2017, cioè prima dell'avvio dell'amministrazione straordinaria, la cassa era pari a 83 milioni di euro. A maggio 2017, Alitalia ha ricevuto un prestito ponte di 600 milioni ai quali si sono aggiunti 300 milioni, con un ammontare complessivo di 900 milioni.
GUBITOSI - "Qualunque cosa voglia fare il nuovo governo, e questa è una scelta politica, faccia presto perché nel tempo il carburante si consuma" è il monito che arriva dal commissario straordinario di Alitalia, Luigi Gubitosi, nel corso dell'audizione al Senato. "Noi - spiega - cerchiamo di preservare tutta la cassa possibile, ma il principale problema del commissario è quello di non avere un orizzonte temporale di medio-periodo".
RIGGIO - Per il presidente dell'Enac, Vito Riggio, il perdurare della crisi di Alitalia potrebbe avere "effetti dirompenti" sull'aeroporto di Fiumicino, dove la compagnia ha una "rilevante presenza". "Se la crisi non venisse risolta, il venir meno di una presenza forte determinerebbe grandi difficoltà" sul principale scalo italiano, osserva Riggio.