Contatti con Lufthansa in vista di partnership commerciale
Conto alla rovescia per il decollo della nuova Alitalia. Il governo sembra voler imprimere un'accelerazione sul dossier in vista della costituzione della newco. Dalla settimana prossima, ha annunciato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, a margine del meeting di Rimini, "i quattro ministri coinvolti si confronteranno sul decreto per la costituzione della NewCo". Una volta istituita la nuova società, ha spiegato, "l'articolo di legge che abbiamo approvato prevede in 30 giorni la presentazione del piano industriale dettagliato alla Commissione Europea in cui ci sono anche le risposte sulle questione occupazionali, di natura finanziaria, sulla flotta e sulle rotte. Trenta giorni per poi finalmente provare a volare".
Intanto nei giorni scorsi ci sono stati dei contatti con Lufthansa in vista di un'eventuale alleanza commerciale e un possibile ingresso di Alitalia, che finora era nell'alleanza SkyTeam, nel network di Star Alliance. Secondo quanto apprende l'Adnkronos da fonti vicine al dossier gli incontri tra i vertici della compagnia aerea tedesca sarebbero stati con la gestione commissariale della compagnia, ossia il Commissario Giuseppe Leogrande e il dg Giancarlo Zeni e non con i vertici della futura società, ossia l'ad Fabio Lazzerini e il presidente Francesco Caio.
Lufthansa, quindi, sembra tornare in auge come possibile partner commerciale della nuova Alitalia, e questo nonostante un anno fa il Governo aveva chiusa la porta ai tedeschi. "Lufthansa ha fatto una proposta commerciale, non fa proposta di equity, ma c'è bisogno anche di capitale per una nuova società, quindi mi sembra difficile", aveva detto nel novembre del 2019 il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. Ora, dopo i 6 miliardi di euro di sostegno economico alla compagnia tedesca in vista della sua ricapitalizzazione, è improbabile che Lufthansa punti ad entrare nel capitale della nuova Alitalia in questa fase, anche perché prima di poter valutare un'ipotesi del genere dovrà rimborsare le garanzie statali ricevute per far fronte all'emergenza coronavirus.
Una cosa è certa, Lufthansa continua a guardare ad Alitalia con interesse soprattutto per poter consolidare la propria presenza nell'hub di Fiumicino. Il Ceo Carsten Spohr, già da diverso tempo, punta a proporre ad Alitalia una partnership forte e strutturata, il cui punto di partenza potrebbe essere proprio l’ingresso di Alitalia nel network di Star Alliance che è in grado di collegare circa 1.250 aeroporti situati in 200 Paesi in tutto il mondo. Probabilmente la nuova Alitalia avrà bisogno di un partner industriale anche se i tempi, a causa dell'emergenza coronavirus, non sono ancora maturi.
La proposta che Lufthansa ha in testa, secondo quanto trapela, sarebbe sulla falsa riga di quella del 2018 e quindi prevederebbe una partnership commerciale forte, una ristrutturazione della compagnia (si era parlato ufficiosamente di almeno 4000 esuberi), un ingresso nell’equity nel medio-lungo periodo. Ora perché un ipotesi del genere possa 'rinascere' sarebbe necessario un appoggio da parte del Governo che finora ha contrastato questa ipotesi, sia nel Conte 1 che nel Conte 2.
Secondo quanto si apprende i vertici della compagnia italiana sarebbero intenzionati a mettere 'in gara' le proposte di SkyTeam e di Star Alliance ma anche quella di Boeing e Airbus per l'acquisizione di nuovi aeromobili, che ancora va definita e che rappresenta un punto chiave per lo sviluppo della nuova compagnia. In questo momento mentre le compagnie aeree mondiali e europee stanno cercando di riattivare le tratte intercontinentali (da ultimo Air France che oggi ha ripreso i voli da e per la Cina), lo stallo circa la newco frena qualsiasi decisione dal punto di vista strategico e la maggior parte dei voli intercontinentali è sospesa (attualmente sono attive le tratte per New York e Boston).
Intanto i sindacati guardano con preoccupazione i tempi lunghi in vista della costituzione della newco. "Al Governo chiediamo di accelerare sulla costituzione della nuova compagnia che deve avere al più presto un piano industriale e di sviluppo che preveda il mantenimento dei livelli occupazionali attuali", spiega all'Adnkronos, il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito. "Più i mesi passano e più Alitalia perderà quote di mercato", aggiunge. Con la situazione attuale Alitalia "non può riorganizzarsi e si perde tempo prezioso e non si riesce a sfruttare il fatto che con l'emergenza coronavirus è diminuito il divario tra le compagnie aeree", spiega Cuscito.
"La nuova compagnia doveva partire a giugno-luglio, poi il decollo è slittato ad agosto. Ora si parla di settembre. Il fatto che il progetto non sia ancora partito ci preoccupa", spiega Cuscito. "Auspichiamo che il piano di cui la ministra parla sia di sviluppo e tutela occupazionale con una flotta iniziale di almeno 100 aerei come annunciato dai ministri competenti a giugno", sottolinea ancora il segretario nazionale della Filt commentando le dichiarazioni di oggi di De Micheli.
"Molti dei dipendenti di Alitalia sono in Cig e questa scade il 31 ottobre. Se non ci sarà un segno di ripresa non capiamo cosa potrà accadere ai lavoratori della compagnia", sottolinea Cuscito. Attualmente Alitalia conta circa 11mila dipendenti di cui 7mila in cassa integrazione (una parte in rotazione e una parte a zero ore).