"Il bonus automatico in bolletta per le famiglie in stato di bisogno era una nostra richiesta da tempo, visto che per la procedura farraginosa di presentazione della domanda solo il 30% degli aventi diritto ne usufruiva. Per noi è un primo passo positivo, ma adesso bisogna fare di più, allargando la platea dei percettori. E questo si può fare intervenendo sulla soglia Isee, sul numero dei figli, ma anche sui parametri legati allo stato di salute, che non vengono presi in considerazione. Si deve tenere conto del fatto che la pandemia ha aggravato la situazione di molte persone". Così, con Adnkronos/Labitalia, il presidente di Adiconsum, Carlo De Masi, commenta la novità, annunciata da Arera, dei bonus sociali di sconto sulla bolletta per le famiglie in stato di bisogno, che dal primo gennaio 2021 saranno gradualmente riconosciuti in modo automatico a chi ne ha diritto, senza più dover presentare domanda attraverso i Comuni e e Caf, come succedeva fino all'anno scorso.
Un risultato possibile grazie all'incrocio tra le banche dati dei soggetti che gestiscono i dati sulle utenze e l'Isee, Acquirente Unico e Inps, e "se il bonus non sarà automatico già dal 1° gennaio chiediamo che comunque poi ai consumatori venga riconosciuto l'arretrato appena il servizio sarà effettivo", sottolinea De Masi.
L'incrocio tra le banche dati per De Masi "è centrale per snellire la burocrazia e quindi questo deve essere solo il primo passo in questa direzione". Ma per il presidente di Adiconsum nel 2021 nelle bollette degli italiani "dovrà arrivare anche una revisione degli oneri generali di sistema". "E' una richiesta che abbiamo fatto da tempo, ci aspettiamo un adeguamento strutturale della struttura tariffaria", conclude De Masi.